Sottoscritto il contratto per le demolizioni delle prime 85 case abusive di Triscina con la Cogemat di Trapani. Adesso la ditta vincitrice della gara d’appalto, a giorni stabilirà con i responsabili comunali, le date di inizio dei lavori.
Le spese per le demolizioni, seppur anticipate in base allo specifico fondo disponibile per comuni commissariati, saranno infatti addebitate ai proprietari. Nei giorni scorsi il Tar di Palermo ha rigettato il ricorso presentato dalla ditta di Borgetto (Pa) “Di fiore Rita” che aveva chiesto l’annullamento del provvedimento emesso dal commissario straordinario del comune di Castelvetrano e dal libero Consorzio di Trapani con il quale fu stata aggiudicata la gara d’appalto per la demolizione delle costruzioni abusive di Triscina. La ditta che aveva proposto il ricorso, sosteneva che la società che si è aggiudicata l’appalto , la “Cogemat Srl con sede a Trapani, non poteva aggiudicarsi la gara per la mancanza dei requisiti previsti dal bando.
In particolare, la Cogemat srl, secondo quanto sosteneva il legale della ditta ricorrente, Giovanni Accordino, non avrebbe specificato le risorse messe a disposizione dall’impresa ausiliaria “Baronci Salvatore” di Terni, né tantomeno avrebbe indicato i propri costi della manodopera, né quelli relativi alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, avendo indicato soltanto quelli relativi alla manodopera e alla sicurezza. Ma il Tar è stato chiaro, definendo il ricorso “ Inammissibile per ricorrenza dei termini”.
Accolte, quindi, le eccezioni di irricevibilità, di inammissibilità ed infine di infondatezza dei motivi di ricorso puntualmente sollevate dall’avvocato del comune di Castelvetrano, Francesco Vasile, adesso si è proceduto al contratto con la ditta “Cogemat Srl” e le ruspe abbatteranno gli immobili. “ Sono veramente soddisfatto - ha detto Salvatore Caccamo, commissario del comune di Castelvetrano - era una delle nostre priorità, adesso non ci sarà più nessun ostacolo. Non avevo dubbi sulla decisione del Tar e questo è un bel segnale per una Castelvetrano onesta che deve seguire le regole della legalità, noi siamo qui per questo”.
I proprietari continuano a sostenere che nessun beneficio e nessuna utilità porterà questa demolizione in quanto molti fabbricati costruiti prima del 1967 a meno di 150 metri dalla battigia sono presenti lungo la costa. “Tra i beneficiari delle concessioni edilizie ritenute non conformi alla normativa figurano persone vicine ad ambienti della criminalità organizzata - aveva dichiarato nei mesi scorsi Salvatore Caccamo”. I criteri di priorità vedono al primo posto la demolizione di nove immobili e opere edilizie per i quali sia intervenuto provvedimento definitivo dell'Autorità Giudiziaria.
Il provvedimento guarda anche agli immobili che siano nella disponibilità di soggetti che abbiano subito condanne per reati di tipo associativo mafioso, «sempre che non siano acquisibili al patrimonio dello Stato». Infine, nell’ordine della delibera, da demolire le case frutto di «concessioni edilizie illegittimamente rilasciate», gli immobili adibiti ad attività produttiva, industriale o commerciale.
Francesca Capizzi
Tratto da Giornale di Sicilia