A Castelvetrano si è celebrata la Festa della Liberazione con le "partigiane" vestite di nero, rigorosamente a lutto, e il sindaco, espressione di una maggioranza composta per lo piú da neofascisti (o post fascisti come amano chiamarsi), che indossava una maglia rossa sgargiante.
Insomma, il mondo al contrario. Quest'ultimo ha pronunciato un discorso in cui ha abilmente omesso l'uso dei termini Partigiani, Resistenza e Antifascismo. La stessa attenzione è stata posta dagli organizzatori nell'evitare ogni parallelismo tra la Resistenza del popolo Italiano ieri e quello palestinese oggi vittima di un ignominioso genocidio.
Alla fine risuona Bella Ciao , ma i pugni chiusi si contano sulle dita di una mano.E tra la folla, l'assenza dei giovani è lampante.
Un vuoto che dovrebbe farci riflettere, senza retorica e senza pregiudizi.
Maurizio Balsamo