Ode al pirla e chissà che diranno i benpensanti

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
04 Luglio 2018 11:45
Ode al pirla e chissà che diranno i benpensanti

La nostra Elena Manzini non è un tipo che le manda a dire e nei giorni scorsi per meglio esplicitare un concetto ha usato qualche termine più colorito in uno dei suoi articoli. Abbiamo ritenuto di non censurare alcuni termini per due motivi. Primo perchè la censura non ci piace, e secondo perchè l'articolo avrebbe perso di verve e di efficacia se avessi sostituito qualche termine che pur essendo ormai entrato nel linguaggio comune, ha una radice sicuramente offensiva. Qualche nostro lettore si è turbato, non ha gradito e ha criticato la scelta.  Ovviamente abbiamo informato Elena della vicenda e lei ha risposto con questo pezzo... Cinque lettere per una parola che nel tempo ha ampliato il suo "raggio d'azione".

La parola Pirla si usa in genere in forma dialettale nella zona emiliana ma soprattuto nella sona lombarda e precisamente nel milanese. Un tempo la parola aveva assunto il significato di trottola (il verbo pirlare = girare, derivava da pirla). Poi con tale termine si iniziò ad indicare l'organo sessuale maschile. Attualmente si usa la parola Pirla anche per indicare una persona stupida. Nel tempo si sono andati creando diversi sinonimi di Pirla, soprattutto in base alle zone geografiche.

Un sinonimo molto in uso soprattuto nelle zone più tradizionaliste della Lombardia è “pestola o pistola”, dal forte richiamo fallico. Nella provincia di Varese, nella zona di Piacenza si utilizza il termine “bigol o bìgul”). Nella zona milanese è molto utilizzato il termine “ciùla” (inteso anche come poco furbo e poco intelligene) da cui deriva il verbo “ciulare” che sta ad indicare un rapporto sessuale, ma anche la frase “ciurlare nel manico” (ovvero fare il furbo, sottrarsi a promesse, fare continui rinvii).

Pirla è una parola non priva di vezzeggiativi. In dialetto lombardo si usa dire “pirlèta”, da intendersi come persona ingenua o succube. Si utiliza per indicare nei matrimoni il marito succube della moglie. Esiste anche Pirlone, stesso significato di Pirla, ma utilizzato in senso bonario, affettuoso quasi. Nel Cremonese è in uso anche il termine dialettale Pirlaquai, ad indicare qualcuno ancor meno che pirla. Pirla non è solo un aggettivo.

E’ una delle 26 frazioni del Comune di Monteggio, Ticino, nel sud della Svizzera. Il nome in questo caso deriva dal latino pirula, "piccola pietra". Negli anni ’80, un cantante, una sorta di meteora, tale Charlie, porò al successo la canzone “Faccia da pirla” (https://www.youtube.com/watch?v=KygYQJEi3SQ), anche il più noto J-Ax con gli Articolo 31 cantava “I consigli di un pirla” (https://www.youtube.com/watch?v=KygYQJEi3SQ).

Nel novembre del 2002, Franca Rame è stata querelata dall'allora Ministro della Giustizia Roberto Castelli perché gli ha dato del pirla (difficile trattenersi dal dire qualcosa all’ex Ministro…..) Non solo canzonette per il Pirla ma anche una poesia del grande Eugenio Montale: Il pirla Prima di chiudere gli occhi mi hai detto pirla, una parola gergale non traducibile.

Da allora me la porto addosso come un marchio che resiste alla pomice. Ci sono anche altri pirla nel mondo ma come riconoscerli ? I pirla non sanno di esserlo. Se pure ne fossero informati tenterebbero di scollarsi con le unghie quello stimma.   Pirla non solo organo sessuale ma anche un gioco dei tempi andati: “Il gioco della pirla” che consisteva nel mirare a dei piccoli birilli (i pirlettini) e farli cadere (un antesignano del bowling).

Il verbo Pirlare,utilizzato dai giovani di un tempo, era da intendersi come “invito alle dame a danzare in balera chiedendo loro di pirlare, cioè di fare giravolte.” Pirla si usa anche in cucina: “pirlare un impasto” ovvero arrotolarlo facendolo girare tra le mani cercando di dare una forma sferica regolare, “in questo modo si da una crescita regolare all’impasto durante la lievitazione”. Pirla però si differenzia: esiste il Pirla di giornata e quello di ordinanza.

Il primo lo è occasionalmente ed in base alle circostanze mentre il secondo lo è a tempo pieno e in ogni circostanza. Oggigiorno grazie ai media, alla diffusione dei Social….esistono vere e proprie Perle del Pirla….ma anche senza dover surfare basta vedere un po’ i giochetti politici……se non sono Pirlate che sono?   Elena Manzini

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