Coronavirus, “Guerra fredda” fra Musumeci e Conte. Si farà luce su incapacità e mancanze? Altro che “modello Italia”…

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
23 Marzo 2020 12:03
Coronavirus, “Guerra fredda” fra Musumeci e Conte. Si farà luce su incapacità e mancanze? Altro che “modello Italia”…

La scorsa mezzanotte, attraverso un post sul suo profilo facebook, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha lanciato una notizia inquietante. Ecco il suo messaggio: “Mi segnalano appena adesso che a a Messina stanno sbarcando dalla Calabria molte persone non autorizzate. Non è possibile e non accetto che questo accada. Ho chiesto al prefetto di intervenire immediatamente. C’è un decreto del ministro delle Infrastrutture e del ministro della Salute che lo impedisce. Pretendo che quell’ordine venga rispettato e che vengano effettuati maggiori controlli alla partenza.

Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello!”. Appena postato il messaggio moltissimi siciliani hanno appoggiato con propri commenti quanto dichiarato dal Governatore ed al tempo stesso hanno manifestato il loro forte dissenso contro il Governo nazionale. Fortunatamente dopo un’ora lo stesso Musumeci ha inviato un altro messaggio: “Ho appena avuto conferma dalla prefettura di Messina che saranno ulteriormente intensificati i controlli sullo Stretto.

Possono passare, alla luce del provvedimento nazionale, SOLO i pendolari che svolgono servizio pubblico, come sanitari, forze armate e di polizia. BASTA. Stiamo facendo sacrifici enormi e bisogna dare certezze a tutti i cittadini che questa fase è seguita con impegno”. L’azione di Musumeci ha evidenziato però un certo disagio nei confronti di un Governo quello guidato da Giuseppe Conte che certamente all’inizio non ha gestito bene l’emergenza Coronavirus. E’ vero, adesso bisogna rimanere uniti e rispettare le decisioni del Governo, anche le ultimi stringenti disposizioni proclamate con il messaggio della tarda serata di sabato scorso, ma è innegabile che alcuni errori, anche grossolani a nostro parere siano stati compiuti.

Oggi, si, non è il tempo delle polemiche perché c’è un nemico terribile da sconfiggere che ha provocato molte perdite umane e che provocherà, quanto prima, una grave crisi del sistema produttivo italiano. In entrambi i fronti ci sono, innegabile, delle “mancanze” sulla gestione di questa emergenza e sulle “cure” che lo stesso Governo Conte sta cercando, poco chiaramente, di mettere in campo… Forse bisogna rivedere l’idea del “modello Italia”… Oggi, e crediamo ancora per diversi giorni, bisogna fronteggiare l’emergenza, una cosa però è certa: se si auspica l’unità bisognerebbe anche accettare il confronto, politico e mediatico, in merito alle decisioni da prendere al fine da preservare la salute tutti i cittadini, da nord a sud, e proteggere economicamente tutte le categorie produttive, nessuna esclusa.

Nessuno rimanga indietro… Francesco Mezzapelle

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