Campobello di Mazara vs Castelvetrano. Una delle due finisce al tappeto nel confronto.

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
28 Febbraio 2018 10:44
Campobello di Mazara vs Castelvetrano. Una delle due finisce al tappeto nel confronto.

Devo con soddisfazione riconoscere che il sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione, nonostante le varie difficoltà post commissariamento (tre commissari che avevo quasi distrutto il paese e le sue frazioni), sta riuscendo nell'intento di migliorare la situazione del paese, soprattutto in merito di rifiuti e pulizia. Era da qualche anno che non mi capitava di vedere a Tre Fontane ed a Campobello lo "spazzino di quartiere" intento a pulire marciapiedi, a raccogliere quello che persone incivili buttano a destra e manca.

Piazza Favoroso di Tre Fontane è pulita come non la vedevo da tempo. Si stanno sistemando le aiuole, il lato ovest devastato dalle mareggiate. Obiettivamente penso che vada riconosciuto a questo "sindaco in trincea" di non essersi risparmiato, di aver messo in campo una buona squadra per cercare di risolvere i problemi della popolazione (anche quelli causati dagli incivili, in sostanza coloro che lasciano la spazzatura dove capita). Un sindaco che ha preso in mano le redini del paese dopo anni di commissariamento.

Anni in cui si è assistito ad una sorta di "distruzione programmata". Non altrettanto però, si può dire del vicino comune di Castelvetrano e delle sue frazioni: Triscina, Selinunte, Marinella. Nell'arco di soli quattro anni, Castelvetrano sta come implodendo su se stesso, girovagare per le vie a cui fanno da corona bellissimi palazzi, chiese da togliere il fiato, segno di un antico fasto, ora mette angoscia. La decadenza è ogni giorno più tangibile. Regna un totale immobilismo. Sia ben inteso, non è solo colpa dei Commissari (incapaci di certo e che forse non hanno ben chiara la loro funzione di appartenenti all'apparato statale, ma che si sono ritrovati a dover affrontare una situazione non certo tranquilla e florida).

Dopo anni di amministrazioni inette ora i nodi vengono al pettine e nonostante tutto vedo una popolazione quasi rassegnata. Rassegnata a un "disegno di decadenza" che qualcuno ha delineato. A volte mi domando: "Fino a che punto è possibile continuare a subire l'illegalità, l'incapacità, il menefreghismo di certe classi dirigenti? Possibile si sia arrivati al punto di sentirsi talmente "incatenati" da non riuscire a rivendicare i propri diritti?"Matteo Messina Denaro è l'unico colpevole di tutta questa situazione? O lo è maggiormente uno Stato che non c'è mai stato? Una classe dirigente che ne ha sempre cercato i "favori"? un popolo che subisce e non si ribella? Elena Manzini

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza