​Bellezze Selinuntine, dai fasti ai nefasti

La nostra Elena Manzini ci racconta cosa non funziona a Marinella di Selinunte

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
26 Giugno 2021 08:30
​Bellezze Selinuntine, dai fasti ai nefasti

Tempo fa "chiesi per un amico" a proposito di tre fontanelle che sgorgano nella spiaggetta del Cantone....Con mia grande sorpresa ho "scoperto" che Selinunte pullula di sorgenti....Siamo in estate....si attendono turisti (e sono attrazioni)!!!! Mica robetta da nulla. L’ultima in ordine di apparizione, ai piedi del mostro-hotel (orami una sorta di monumento)…perché non farci un altarino?!? Con tanto di fiori, magari musichetta di sottofondo.

Ad attendere, si spera un cospicuo numero di turisti, una forma di arte diffusa che si sta in un certo senso impadronendo del territorio: da Selinunte a Tre Fontane passando per Triscina, senza tralasciare i paesi di Castelvetrano e Campobello di Mazara. Sacchetti dell’immondizia variopinti unitamente a mobili distrutti dal tempo. Da non tralasciare poi il verde non curato che fa pendant con la bellezza degli oleandri in fiore.

Ricordiamolo poi ai cinesi che non solo loro hanno la “Grande Muraglia”: a Selinunte da tempo fanno bella mostra di se in cemento “disarmato” (quando si raggiungono certi livelli anche il cemento si disarma praticamente da solo), con spuntoni in ferro, due pezzi di“muraglia” proprio sugli scogli di fronte al mare. Una dimenticanza metterla in sicurezza? O qualche discendente dei Cartaginesi ci ha messo lo zampino?

In una guida turistica andrebbe anche inserita la scalinata a mare di via Marco Polo: fioriere distrutte dall’incuria, riempite di bottiglie di qualsiasi tipo di materiale….la “scalinata del Belvedere”….

Se la mente non mi inganna tempo fa (gennaio di quest’anno) l’amministrazione comunale indisse una selezione pubblica per conferire a due soggetti estranei alla stessa gli incarichi (da svolgersi in forma gratuita) di "Consulente in materia turistica” e “Consulente per la comunicazione turistica”. Pare fossero molti i candidati (suppongo difficile scegliere le persone più adatte al ruolo)…da gennaio a fine giugno si spera abbiano preso in mano la situazione. A parer mio, qui proprio nulla si sta facendo. Mi dispiace molto, mi fa arrabbiare (termine quasi vezzeggiativo) tutto ciò: Selinunte è una zona magica non può essere abbandonata ad un destino di decadenza nelle mani di persone incapaci di organizzare ciò che si ha la fortuna di avere.

Comprendo non sia facile di punto in bianco risollevare ciò che è ridotto in rovina ma anche vedere sostanzialmente il “nulla” porta a pensare che di esperti non ve ne siano. Non servono plurilaureati, con tesi dai “nomi importanti”: servono persone che abbiano come si dice “occhio”, che parlino con tutti coloro che hanno a che fare con l’economia del posto dai pescatori (ahimè le alghe sempre in bella mostra al porto neh???? Con un olezzo da far invidia alla profumeria Fragonard) ai ristoratori, dai bar ai negozianti in genere, agli albergatori….

Alla disorganizzazione, al menefreghismo, all’incapacità purtroppo in questi giorni, si vanno ad aggiungere due fatti che di certo non attraggono turisti: l’incendio della della Pre Riserva del Belice: ettari di macchia mediterranea e timore per le abitazioni. A seguire l’incendio alle Cave di Cusa, luogo dove si tengono diverse rassegne artistiche ma anche luogo dove si recano i turisti , trattandosi delle cave da cui veniva estratto il materiale per la costruzione dei templi di Selinunte.

Elena Manzini

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