Un sondaggio dice che la metà dei castelvetranesi non andrà a votare. Tocca ai candidati ricreare la voglia di partecipare

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
30 Marzo 2019 16:01
Un sondaggio dice che la metà dei castelvetranesi non andrà a votare. Tocca ai candidati ricreare la voglia di partecipare

Oltre la metà dei castelvetranesi non andrà a votare ed il 56% di essi ha più fiducia in un commissariamento che nei politici che fra un mese potrebbero governare la città. Questi i dati più significativi che emergono da un sondaggio che abbiamo ricevuto questa mattina  e che ci è stato inoltrato  da parte della società Bg Comunicazioni del trapanese Giacomo Gucciardo. Il nostro direttore Francesco Mezzapelle ha contatto proprio il dr. Gucciardo che ha precisato che la società di comunicazione effettua Mirate campagne di sondaggi ed indagini di mercato legate anche al direct marketing, spesso unito a strategie di web marketing e che analoga operazione venne realizzata anche in occasione delle amministrative dell’anno scorso a Trapani.

Il sondaggio è stato realizzato in forma anonima su un campione di 700 nominativi, divisi solo per genere, quindi 350 uomini e 350 donne, non per fasce d’età o per professioni, in un arco di tempo di tre giorni dal 26 al 28 marzo scorsi. La percentuale di errori è pari al 2% Dalle slide che sono state realizzate rattrista molto vedere che la rassegnazione che sembra essersi da tempo impossessata dei castelvetranesi possa averli convinti a non esercitare nemmeno il diritto di voto.

Leggere che il 54,9 per cento ha risposto che non andrà a votare e che il 19,8 per cento si è detto indeciso mentre solo il 25,3 per cento è certo di partecipare, fa male, soprattutto a chi nonostante la situazione della città non sia rosea,  ha scelto di metterci la faccia e di provare a cambiare le cose. Ancora più stridente la percentuale di chi preferirebbe una proroga del commissariamento, impossibile per legge, addirittura il 56,4, piuttosto che un sindaco regolarmente eletto dal popolo che solo il 43% dei votanti vorrebbe, a riprova del livello di delusione che molti politici hanno ingenerato nella comunità castelvetranese.

Il 3 aprile scadranno i termini per la presentazione delle liste , i candidati avranno 25 giorni, per la campagna elettorale più breve, anomala e difficile della storia della nostra città, per convincere a suon di idee e programmi validi gli elettori che non andare a votare sarebbe peggio che tradire una città che invece ha bisogno di una guida e di un rilancio che deve per forza passare dalla sana politica e dalla partecipazione collettiva- A.Q.

ecco il file completo della BG comunicazioni Sondaggio Castelvetrano

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