Troppo facile morire di Covid, però il giro d’affari rende bene

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
24 Febbraio 2021 10:33
Troppo facile morire di Covid, però il giro d’affari rende bene

Che il Covid esista, che abbia mietuto vittime perché all'inizio non si sapeva come curarlo è un dato di fatto. Che ora però si dichiarino le persone decedute, con troppa nonchalance, per Covid inizia a puzzare e troppo. Che ci bombardino tutti i giorni con la pericolosità delle varianti, ennesima puzza. Il Covid è un virus e come tale si modifica. Per curare il Covid ci sono sistemi praticamente a costo zero: la trasfusione del plasma che a quanto pare rendendo poco a livello monetario per le casse statli e regionali non è gran che pubblicizzato.

Poi ci sono quelle terapie somministrate a certi personaggi che guarda caso li ha fatti guarire in tre giorni. Come dire: "Se hai soldi vivi altrimenti crepi". Un paziente ricoverato per Covid costa alla Sanità dai 9 ai 22 mila euro, in base alle cure e agli apparecchi necessari per la sopravvivenza delle persone. Ovviamente perché tutto si esegue in base a dei protocolli che pure quelli iniziano a puzzare. Un esempio, fra i tanti , del giro di soldi che ruota attorno ad ogni persona deceduta per Covid : https://www.agi.it/cronaca/news/2020-04-17/coronavirus-costi-funerali-mai-fatti-8364192/.

Probabilmente ciò che disse Guido Bertolaso del rimborso di 2.000 ad ogni struttura sanitaria per ogni morto Covid è stata una esagerazione, smentito da nomi altisonanti....però....per la prima volta concordo con lui se non sulla cifra almeno sul concetto. Diciamolo fuori dai denti: i morti rendono....Non lo dico perché sono una negazionista, tutt'altro, perché, essendo abituata ad analizzare e cercare di vedere oltre, sto notando cose troppo "puzzolenti". Uso di proposito questa parola perchè la "puzza" che arriva dalla politica nostrana inizia a dare non poco fastidio.

Una cara zia, la mamma numero due la definirei, con patologie molto importanti non molte ore fa ci ha lasciati. Al di là del dolore della perdita di una persona cara è la rabbia che assieme monta quando scopri che è stata dichiarata "morta per Covid" con un tampone falso positivo e due negativi. Tutto mi si era rivelato strano quando a seguito di una crisi respiratoria fu portata in pneumologia e di lì a poco nel reparto infettivi. La prima cosa che pensai: Covid. Invece no! I sanitari dissero che non era Covid....Perché mai allora? Nel frattempo ebbe una’ ischemia presa in tempo tant'è che in mezz'ora si riprese.

In questi giorni vi furono lievi miglioramenti pur considerando la situazione estremamente critica, che convinsero i sanitari a farla ritornare nella struttura riabilitativa dove soggiornava da qualche tempo. Nell'arco di poche ore il tracollo e quindi la dipartita. Tutto ciò per dire quanto mi risulti strana questa "MORTE PER COVID", meglio un infarto fulminante avendo tra le tante patologie quella cardiocircolatoria...Ovviamente nessuna autopsia....Stranezza nella stranezza la cremazione: che non può essere fatta a Cremona perché i morti per Covid si cremano a Brescia e perché portatrice d pacemaker.

Mi sto ora chiedendo quale giro di miliardi di euro ci sia dietro a queste presunte MORTI PER COVID: dalle mascherine da pagare per i necrofori (come accaduto al Niguarda), dalle spese per raggiungere un forno crematorio a 70 km dalla propria città, etc etc... Non sono una complottista però tutte queste cose messe assieme mi portano a pensare che vi sia un determinato tipo di "PROTOCOLLO" in seno alle varie Sanità, ai vari ospedali: le persone che difficilmente potranno avere una ripresa e prossime alla dipartita meglio siano dichiarate morte per Covid (con i conseguenti guadagni diretti ed indiretti), non mi spiegherei tutti questi assurdi "giochini", come il non fare le autopsie che invece aiuterebbe meglio a comprendere l'evoluzione o involuzione di questo non proprio nuovo virus.

Se un paziente Covid costa dai 9 ai 22 mila, possibile che il nostro Stati poi non trovi il sistema per far rientrare il denaro?   Elena Manzini    

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