Travolto da un torrente a Catanzaro,medico castelvetranese salvo per miracolo

Fabio Basone, specializzando all'università, figlio del noto medico rianimatore Antonello che racconta la grande paura

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
05 Dicembre 2022 21:13
Travolto da un torrente a Catanzaro,medico castelvetranese salvo per miracolo

Ore di paura con il timore di aver perso un figlio, poi la telefonata liberatoria del giovane che sancisce la fine di un incubo. Questa la drammatica avventura occorsa al castelvetranese Fabio Basone, medico specializzando in ortopedia presso l’Università di Catanzaro, figlio di Antonello, noto medico anestesista rianimatore in servizio presso l’ospedale di Castelvetrano. Nelle ultime ore il sud Italia e la Calabria in particolare sono state investite da violenti nubifragi ed il giovane Fabio, mentre si trovava in auto con un collega, è stato investito da un torrente in piena che gli ha fatto perdere il controllo del mezzo.

I due giovani provano ad uscire dall’auto, ma vengono travolti dall’acqua e dal fango, e per Fabio sembra finita. Ma la fortuna ha voluto che l’amico riuscisse a trovare un appiglio in un canneto e riesce ad afferrargli la mano ed a metterlo in salvo. Qualche ora dopo il nucleo sommozzatori dei Carabinieri di Soverato trova l’auto, senza però i passeggeri. Inevitabilmente si mettono in contatto con il dottor Antonello Basone per comunicare dell’avvenuto ritrovamento dell’autovettura, ma senza nessuno a bordo.

Il mondo sembra crollare addosso al noto medico castelvetranese che, come ci racconta, dopo l’iniziale sgomento prova con la forza della disperazione a non arrendersi a quel destino che sembra segnato. “ Ci provo a fare, un reset dei miei pensieri e chiamo mio figlio al telefono, che mi risponde prontamente- afferma Basone- Sentire la sua voce mi ha provocato una sensazione di felicità, di cui non saprei definire l’ entità, imparagonabile a nessuna delle sensazioni più piacevoli che ho provato nella mia vita.

Mi racconta che è stato travolto da un torrente in piena per una pioggia improvvisa e violenta, di quelle che ormai siamo abituati a sentire negli ultimi anni, mentre percorreva in macchina, insieme a un suo collega, la strada di ritorno a casa in un tratto di strada che è il letto di un torrente. Erano le h 1.00 di notte, buio totale, quando sono riusciti a uscire dalla macchina mio figlio stava annegando, il suo collega ha trovato appiglio in un canneto ed è riuscito a prendergli la mano e riesce a metterlo in salvo.

Ho informato i Carabinieri che mio figlio e il suo collega stavano bene. Ho chiesto compagnia a un amico infermiere, Giosi Zito e ci siamo messi in macchina, e siamo partiti per Catanzaro. Ho fatto il viaggio con la tensione addosso, ma quando l’ho visto mi si è riempito il cuore, l’ ho abbracciato, gli ho dato un bacio nella fronte, ho abbracciato e ringraziato il suo collega. Dentro di me è stata una grande festa, la festa più grande della mia vita. Grazie al suo angelo custode che lo ha protetto.

Grazie al mio amico infermiere. Grazie ai miei amici che mi sono stati vicini tutta la giornata. Grazie a Fabio di avermi regalato oggi questa gioia immensa.”

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