“Sono castelvetranese e…..” il 16 giugno si va in piazza?

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
14 Giugno 2018 10:45
“Sono castelvetranese e…..” il 16 giugno si va in piazza?

Personalmente ho sempre pensato sia doveroso nonchè necessario essere uniti per difendere i propri diritti. Scendere in piazza ritengo sia  una cosa del tutto normale e civile (senza strumentalizzazione politica ovviamente) perchè i diritti sono diritti e non hanno colore politico.  Il titolo dato alla manifestazione “Sono castelvetranese e non sono mafioso” non lo amo particolarmente, avrei semplicemente titolato "Sono Castelvetranese!!" Senza attendere qualche frase (trita e ritrita) fossi castelvetranese sarei scesa in piazza tempo fa, già quando si intravvedeva l'immobilità a cui avrebbe portato il commissariamento.  Ed ovviamente, essere commissariati, non deve però far sentire i cittadini onesti castelvetranesi come "puniti"...Il commissariamento deve portare a risanare, ad allontanare lo spettro mafia, a tagliarne le ramificazioni nelle amministrazioni.

Purtroppo studiando alcuni casi di commissariamento, certo non si può dire che in Italia le cose funzionino allo stesso modo in ogni regione o provincia o comune. Un esempio recente è il commissariamento del comune di Campobello di Mazara che sta risorgendo dopo la "messa in quiescenza" da parte dei commissari. Durante quel periodo ho visto cose verrebbe da dire che"voi umani...". La stessa cosa si può altrettanto dire per Castelvetrano. Ovvio non ci poteva aspettare che i Commissari facessero miracoli dopo il loro insediamento, non è facile (o si vuole far credere non facile) sbrogliare la matassa.

Voglio pensare che tutto sia anche dovuto all'eccesso di burocrazia che blocca anche il minimo intervento. Orbene i Commissari hanno ampi poteri, potrebbero iniziare ad esercitarli, tralasciare momentaneamente l'abbattimento delle case di Triscina (si sa però  che fa audience) e pensare a come risolvere il problema spazzatura, di conseguenza, di igiene. Oppure iniziare a leggere per bene quei faldoni riguardo l'obbrobrio in legno che ci si ostina a chiamare pedana, passerella. E' un cesso.

Punto. Un cesso che però ha provocato danni e che il Comune ha dovuto risarcire. Due o tre nomi, leggendo anche superficialmente le carte, salterebbero fuori ed a quei nomi si potrebbero legare gare e garette di appalto, di sub appalto, con annessi e connessi. Ma meglio andare in Tv e sparare due frasi sulla mafia, fa audience e pone momentaneamente alla ribalta. La manifestazione di cui tanto si vocifera (che sia un inizio di risveglio delle coscienze pulite castelvetranesi?) è più che lecita ed il fatto che qualche partito sia intervenuto sinceramente mi da fastidio.

Potessi essere lì anch'io scenderei in piazza per dire "la Castelvetrano pulita c'è". L'unica cosa è che però non sia una manifestazione di facciata... Elena Manzini

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