Sicilia: Tristezza e prezzi in calo… fondamentale una revisione

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
27 Dicembre 2017 21:58
Sicilia: Tristezza e prezzi in calo… fondamentale una revisione

Il Distretto Agrumi di Sicilia ha richiesto un incontro urgente al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci e all'assessore regionale all'agricoltura, Edgardo Bandiera vista la crisi che sta colpendo la campagna agrumicola dell'isola. Quest'anno 2 i problemi fondamentali, manco a dirlo la concorrenza internazionale e il virus Tristeza. Merito, o meglio demerito, di quella politica siciliana e italiana che non sa fare la voce grossa in Europa. Purtroppo a rimetterci siamo tutti: agricoltori e consumatori.

A fronte di prezzi in calo (per modo di dire solo alla produzione) si contrappone una qualità del prodotto decisamente scarsa (trattata dall'inizio sino alle tavole con sostanze chimiche, dannose o meno, ma pur sempre di sintesi).  Prezzi che i produttori italiani non sono in grado di sostenere giacché non vanno nemmeno a coprire i costi di produzione. A tutto ciò si aggiunge l'introduzione di virus e batteri provenienti dai paesi da cui si importa la merce. Purtroppo, nonostante le diverse richieste di intervento rivolte alla Regione siciliana ed al Ministero delle Politiche Agricole, ad oggi non pochi produttori sono stati costretti a lasciare, chiudere le proprie aziende agricole per la mancanza di risorse ed aiuti necessari per ripristinare gli agrumeti danneggiati, con il conseguente rischio di espansione delle fitopatie.

2017 anno anche di siccità. Quest'ultima se associata al cronico malfunzionamento dei consorzi di bonifica produce una sorta di "effetto bomba": non solo produzione danneggiata ma in diversi casi la struttura stessa degli agrumeti. Affinché sia salvaguardata la produzione siciliana è necessario mettere mano alle leggi, ovvero provvedimenti legislativi a garanzia della tracciabilità e dell'etichettatura degli agrumi siciliani, censire le aree agrumicole in modo tale da poter stimare una produzione e quindi intraprendere il metodo più adatto per la commercializzazione e trasformazioni dei prodotti.

Ma l'agricoltura italiana, siciliana in particolare, oltre al calo dei prezzi deve far fronte anche all'aggravio dei costi di produzione resi anno per anno più pesanti a causa di oneri fiscali e sociali eccessivi. Tutto ciò produce una minore competitività delle aziende siciliane sui mercati. Il Distretto Agrumi di Sicilia ha approntato alcune proposte (sempre che Regione e Ministero non facciano orecchi da mercante):  a) rinegoziazione di alcuni protocolli tra lo Stato Italiano ed altri Paesi (Cina su tutti) a difesa del territorio italiano e delle sue produzioni; b) rilancio dei processi di valorizzazione delle produzioni di qualità, fresche e trasformate, Dop, Igp e biologiche con una mirata campagna istituzionale di comunicazione verso il consumatore finale, che lo porti a perdere 5 minuti in più nella scelta dei prodotti alla ricerca ed acquisto del prodotto italiano.

Elena Manzini

Con questo articolo diamo il benvenuto ad una firma prestigiosa come quella di Elena Manzini, giornalista, esperta di agricoltura e della filiera. Innamorata della nostra terra per diversi anni ha villeggiato tra Marinella di Selinunte e Tre Fontane ed oggi è diventata anche produttrice dell’olio Nocellara. 

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza