Sfrattata anche la Croce Rossa! Vaccara dice la sua sulla vicenda

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
24 Ottobre 2017 06:03
Sfrattata anche la Croce Rossa! Vaccara dice la sua sulla vicenda

C’è anche la Croce Rossa italiana tra gli sfrattati dal centro comunale di Protezione civile di cui tanto ci siamo occupati in questi giorni. A darcene notizia è stato uno degli stessi iscritti al comitato di Castelvetrano, il commissario del comitato di Castelvetrano, professoressa Giovannella Di Stefano ha preferito non rilasciare dichiarazioni ufficiali ,ma in compenso ha scritto una lunga e circostanziata lettera che ha inviato via pec ai commissari e dalla quale attende risposte che possano essere esaurienti.

Nei giorni scorsi avevamo riportato le dichiarazioni di Rosy Milazzo per Angeli per la Vita, Vito Sillitto e Vito Sieli per la Giva, Giuseppe Rapallo per il Noe , e Giuseppe Morici per i Vigili del Fuoco in congedo, (potete leggerle qui https://www.primapaginacastelvetrano.it/index.php/top-home-off/669-i-volontari-della-protezione-civile-non-ci-stanno-a-passare-per-lavativi-abbiamo-sempre-lavorato) che con poche righe sono stati intimati di sgomberare i locali entro e non oltre tre giorni dalla ricezione della lettera.

Arrivano anche le dichiarazioni dell’ex-consigliere comunale Ninni Vaccara che, dalla sua pagina facebook, non le manda a dire: “Si tratta di una decisione assurda e non comprensibile, adottata senza una logica, che vede complici istituzioni tecniche comunali e commissari prefettizi che,  in quanto organo non politico ma anch'esso tecnico, dovrebbero avere una visione della realtà ben diversa e soprattutto legata alla soluzione delle emergenze e alla prevenzione delle stesse.

Questi ultimi giorni sono stati vissuti in emergenza dalla popolazione di Castelvetrano tra crisi di ansia e tanti trasferimenti dal centro storico della città, verso zone considerate più sicure, per via di tante piccole scosse sismiche che hanno risvegliato antichi ricordi o anche più suggestive immagini di altre e recenti catastrofi nel centro Italia- afferma l’ex-consigliere- E proprio adesso ,in queste ore dove tutti ci aspettavamo che si iniziassero tutte una serie di attività istituzionali di prove pratiche di simulazioni di eventi sismici o di prevenzione sul campo che coinvolgessero le istituzioni comunali e prefettizie preposte, attraverso le unità di protezione civile locali e regionali, che si uscissero fuori attrezzature e mezzi da sempre tenuti nei magazzini, cosa succede a Castelvetrano? – si chiede Vaccara- Per ovviare ai possibili danni, già da noi segnalati nelle scorse settimane, si decide con un tempismo impressionante di smantellare tutta la rete di protezione civile e delle associazioni ad essa collegate ,sfrattando il perno centrale che dovrebbe essere il motore della macchina organizzativa e cioè tutte le associazioni che dovrebbe fare prevenzione e soccorso in caso di calamità.

Ci dispiace vedere negli occhi e nella voce commossa del Presidente di Angeli per la Vita Rosy Milazzo, l'amarezza e l'incredulità della scelta, dopo tanti anni dedicati proprio al tema della prevenzione con il progetto " io non rischio " e con tanti interventi di soccorso durante le emergenze e in tutte le situazioni di pericolo o anche di necessità viaria a supporto delle autorità comunali. Il direttivo e tutti gli attivisti del Movimento " Insieme si può " stileranno un documento di protesta e in supporto a tutte le associazioni di protezione civile, dove chiederemo l'intervento del Prefetto e del Coordinamento regionale di Protezione Civile- conclude Vaccara- Non possiamo rimanere inermi verso delle scelte discutibilmente irrazionali e senza una finalità che rispecchi il bene comune.

Il comando dei Vigili urbani potrebbe essere spostato benissimo nei locali dell'ex tribunale, dove ci sono decine e decine di stanze vuote e non utilizzate. Invito tutti gli amici e i sostenitori delle varie associazioni ad unirsi a noi e a farsi sentire in qualsiasi modo per fermare l'ennesima scelta scellerata fatta a danno della nostra comunità.”

Fine terza parte

( continua)

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