Salemi. Arriva la condanna per diffamazione nei confronti di Vittorio Sgarbi. Il noto critico d’arte ed ex sindaco di Salemi dovrà sborsare 2.700 euro, più le spese processuali, in seguito alla decisione presa dalla Corte di Cassazione sulla richiesta di ricorso contro la sentenza di condanna subita, in primo e secondo grado, per diffamazione ai danni del maresciallo dei carabinieri Giovanni Teri. La richiesta di Vittorio Sgarbi, ritenuta dai giudici “inammissibile”, rende quindi definitiva la condanna per diffamazione inflitta il 18 luglio 2018 dal giudice monocratico del Tribunale di Marsala Mariapia Blanda, e confermata il 7 novembre, dello stesso anno, dalla terza sezione della Corte d’appello di Palermo.
Secondo l’accusa Sgarbi aveva rilasciato dichiarazioni volte a screditare l'operato” del sottufficiale, paventando anche qualche rapporto o conoscenza con Pino Giammarinaro, ex deputato regionale della Dc, poi coinvolto in varie indagini. “Conoscenza” che in realtà era legata esclusivamente ad una attività investigativa con l’indagine denominata “Salus Iniqua” e in altre che poi furono alla base del provvedimento sfociato nello scioglimento del Comune di Salemi per infiltrazioni mafiose.
Valentina Mirto