Quer Pasticciaccio brutto del teatro negato. Di chi è la colpa?

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
14 Ottobre 2017 07:17
Quer Pasticciaccio brutto del teatro negato. Di chi è la colpa?

Lo spettacolo teatrale “Interrotte” che ieri sera sarebbe dovuto andare in scena al teatro Selinus, è stato rinviato a data da destinarsi, a darne notizia è stato lo stesso regista Giacomo Bonagiuso, e subito si sono scatenate i commenti sui social per stigmatizzare i funzionari comunali cattivi che avrebbero comunicato troppo tardi alcuni adempimenti indispensabili e non più realizzabili in pochi giorni. I latini avrebbero detto Nomen Omen, nel nome un destino, e mai titolo, Interrotte appunto, sarebbe stato più azzeccato di quello che aveva scelto il regista castelvetranese.

Battute a parte il rammarico è notevole poiché si trattava di un lavoro duro, che non intrattiene e che non demorde- scriveva Bonagiuso giorni fa- un lavoro che fa domande brutte come il teatro ha il dovere di fare, un testo cattivo e una messa in scena cattiva.  12 ragazzi in scena che avrebbero messo a nudo una pagina angosciante della cura e della norma sulla devianza, lo spettro della malattia sulla diversità. Purtroppo qualcosa non ha funzionato e sono partiti, come di consueto, i balletti di accuse, senza polemica, ma con molta delusione.

Sempre Bonagiuso nella giornata di ieri scriveva infatti sulla sua pagina social: “ Quando uno spettacolo viene spostato per motivi legati alla burocrazia comunale, è sempre una pagina molto triste per il teatro vero, quello fatto dai ragazzi e per i ragazzi, ma non c’è da urlare al complotto- scrive seraficamente Bonagiuso- c’è da sperare che gli errori di carte fatti con noi servano a non ostacolare gli altri che verranno appresso, visto che abbiamo avuto la sventura di sperimentare le nuove norme ai funzionari del comune.

Nessuna polemica con nessuno, Castelvetrano è talmente sepolta che polemizzare con i cadaveri è fuori logica- conclude Bonagiuso- Interrotte tornerà in scena appena il comune ci darà una nuova data, dopo aver “sbrigato” le carte.” In pratica cosa succede nei comuni che sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose,  che per quel che attiene ogni affidamento pubblico, qualunque sia il valore degli stessi, vanno richieste le informative antimafia, come disposto dall’art.100 del D.L.159/2011 che prevede l’obbligo di detta richiesta per i Comuni sciolti per mafia fino a 5 anni successivi allo scioglimento.

Quindi anche le associazioni culturali o teatrali che richiedono di poter usufruire di spazi comunali, per proporre attività che richiedano un corrispettivo economico, debbono presentare una documentazione che consiste nella certificazione dello stato di famiglia di ogni iscritto, per far si che gli uffici comunali possano richiedere alla Prefettura competente per territorio, le certificazioni antimafia. Per avere riscontro di tale attività occorre attendere un mesetto circa, quindi diventava impossibile a pochi giorni dall’evento ottenere detta certificazione.

Noi abbiamo provato a capirne di più, chiedendo anche alla commissione straordinaria come si sono svolti i fatti, ma in assenza di una risposta ufficiale abbiamo indagato e così a mezza voce abbiamo appreso alcune informazioni. Pare che la richiesta presentata dall’associazione Teatro Libero di Castelvetrano, lo scorso 14 settembre, parlasse di una manifestazione a titolo gratuito e per tale motivo era stato concesso l’utilizzo del teatro, riconoscendo la valenza dello spettacolo. Lo scorso 9 ottobre invece è venuta fuori l’informazione che ci fosse un biglietto d’ingresso, seppur di modesta entità che comprendiamo potesse essere stato istituito per coprire le spese vive dell’allestimento.

A questo punto le regole, che  i dipendenti comunali non stabiliscono ma che devono rigorosamente applicare, prevedono  un complesso iter da seguire che ha costretto al rinvio. La soluzione sarebbe stata quella di fare lo spettacolo senza alcun ticket d’ingresso, così da non deludere i ragazzi che tanto avevano lavorato per l’allestimento, ma a quanto pare l’ipotesi non era percorribile. Insomma un pasticcio che forse con maggior attenzione , si sarebbe potuto evitare ma che non preclude una successiva messa in scena nelle prossime settimane.

IMPORTANTE AGGIORNAMENTO A seguito della pubblicazione del nostro articolo, abbiamo ricevuto una cordiale chiamata dal dr. Giacomo Bonagiuso, alla quale ha fatto seguito una mail con numerosi allegati che testimoniano la fitta corrispondenza dello stesso con gli uffici comunali negli ultimi giorni.  Il Bonagiuso nello scusarsi per lo spiacevole malinteso vuole precisare che a seguito di una mail che aveva ricevuto nella quale si indicavano le coordinate bancarie per effettuare il bonifico da euro 150,00, per le spese di affitto giornaliero del teatro, e nella quale si evidenziava che la concessione del teatro era subordinata al pagamento dello stesso. Effettuato il bonifico e presentatolo al dirigente per l'ottenimento dell'autorizzazione invece le cose si sono stranamente inceppate. Cercheremo di capirne di più sentendo il Commissario straordinario nei prossimi giorni.

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