Con oltre 21 mila presenze, la stagione estiva al Parco archeologico di Selinunte ha raddoppiato i numeri rispetto allo scorso anno, quando si registrarono poco meno di 10 mila presenze. Un risultato raggiunto grazie a un cartellone condiviso che ha potuto contare sull’open call lanciata dal Parco e da CoopCulture, cucito su altre rassegne già consolidate, come il Festival della Bellezza, Teatri di Petra, Curva Minore, il nuovissimo Neòkoros o i giovani Agorà e Ekklesìa: una formula innovativa che ha trovato riscontro negli artisti che hanno risposto alla call (a maggio sono arrivate oltre cento proposte) ma anche nel pubblico che ha potuto contare su spettacoli di taglio diverso, dai concerti alla luce della luna, alle tragedie classiche, agli affabulatori del Terzo Millennio, agli artisti pop, al teatro equestre, al musical.
Di fatto due mesi interi di spettacoli, a volte anche più titoli nella stessa serata visto che il Parco di Selinunte ha potuto contare sullo spazio dinanzi al Tempio di Hera, su Baglio Florio ed ancora su Cave di Cusa e castello Grifeo a Partanna.
«Selinunte - commenta l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato - è riuscita a dimostrare come uno tra i parchi archeologici più importanti e imponenti del Mediterraneo, può trasformarsi in un laboratorio culturale a cielo aperto, dove reperti e note contemporanee dialogano insieme con estremo rispetto, consentendo a chiunque di trovare all’interno del cartellone la “sua” data da non perdere».
«Un racconto in più atti – dice Felice Crescente, direttore del Parco – che ha reso unica l’estate a Selinunte, nel rispetto della sua identità archeologica. Gli spettatori sono raddoppiati e questo è un successo inaspettato, ma è anche il segno che stiamo andando nella giusta direzione, un cartellone che si autosostiene, nella convinzione che appartenga prima di tutto al pubblico».
Tra gli spettacoli più amati, i Carmina Burana e “Love Morricone” del Coro lirico siciliano, il concerto di Stefano Bollani e le lezioni di Alessandro D’Avenia e Umberto Galimberti per il Festival della Bellezza, le due repliche di “Love Morricone”, il “Prometeo" di Giuseppe Cimarosa; i concerti di Simona Molinari, Paola Turci e Francesca Michielin per Neòkoros.