Ernesto Favara rimane ristretto presso la casa circondariale di Trapani. Lo ha disposto il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Marsala, la dottoressa Sara Quittino, al termine dell’interrogatorio di garanzia, tenutosi alla presenza dell’avvocato dell’uomo, Margherita Barraco e del pubblico ministero la dottoressa Stefania Tredici. L’uomo, che è accusato di aver ucciso con 12 coltellate la moglie, la 29enne Maria Amatuzzo, il pomeriggio del 24 dicembre, vigilia di Natale, ha risposto alle domande dei magistrati.
Il Favara ha raccontato al Gip che da tempo la situazione tra i due coniugi non era delle migliori e che dall’agosto scorso era andata via diverse volte da casa. Nella giornata del 23 Favara ha raccontato di essersi recato presso la comunità alloggio dove sono ospitati i figli della coppia per portare loro i regali Natale, mentre il pomeriggio del 24 mentre si trovava a casa è arrivata la moglie e ne è scaturita una discussione sfociata poi nella terribile tragedia.
