Noi che siamo “In… Capaci di dimenticare”

A 30 anni dalle stragi la riflessione ad alta voce di Rosalia Ventimiglia

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
23 Maggio 2022 20:46
Noi che siamo “In… Capaci di dimenticare”

Sono trascorsi 30 anni da quell’orrendo giorno. Oggi, in tutta Italia, si ricorda quel terribile eccidio. La morte di Giovanni Falcone, della moglie Francesca , dei ragazzi della scorta hanno generato un dolore enorme in tutta la gente perbene. La sofferenza rimane forte. Le celebrazioni non bastano più a lenire le ferite. Il giorno della memoria, della riflessione ma anche del ricordo razionale, deve servire anche per stigmatizzare e puntare il dito contro chi si è opposto alla verità. E’ necessario anche discutere sui tanti misteri che legano le stragi alla storia recente italiana.

Troppe ombre sono rimaste in quei luoghi dove solo la luce doveva trionfare. Depistaggi, indagini sbagliate , carte sparite e tanto altro, hanno fatto molto male alle vittime , alle loro famiglie e a tutti noi cittadini che crediamo nello Stato di diritto. Oltre ai mafiosi,chi ha veramente voluto la morte di Falcone? E’ il tempo della verità. Non basta più commemorare, scrivere e riempire i salotti televisivi . Vogliamo la verità. Una verità che purtroppo ancora non arriva e che vede ancora una volta , la città di Castelvetrano e il boss Matteo Messina Denaro, in prima linea nelle inchieste.

Si sospetta che la sua latitanza sia legata alle stragi. A documenti che contengono fatti gravissimi per i rapporti tra mafia e pezzi dello Stato e che sarebbero in suo possesso . La recente sentenza di Caltanissetta, grazie al prezioso lavoro del Procuratore Paci, mette il boss castelvetranese per la prima volta, tra i condannati per le stragi palermitane. Altro mistero. Come è possibile che per quasi 30 anni, nessuno abbia processato Messina Denaro per questi reati? Ormai è evidente :Castelvetrano, purtroppo , è legata a vario titolo ai misteri di Capaci, via D’Amelio e delle bombe di Milano e Firenze .

Senza dimenticare i “processi sommari” di certa antimafia sulla città. In questi anni non ci siamo fatti mancare nulla. Adesso vogliamo la verità. Vogliamo sapere tutto quello che realmente accaduto a Castelvetrano in questi anni. Chi sapeva dell’attivismo di Messina Denaro per le stragi. parli. Aiuti i magistrati ad avere elementi nuovi per trovare la strada della verità. Molti castelvetranesi vorrebbero sapere se ci sono stati complici del boss con la “mente raffinatissima” e con la residenza in città.

Oggi , la mia generazione, deve fare i conti con tutti i disastri commessi in quel periodo e anche negli ultimi 20 anni. La città è distrutta e con una reputazione pari a zero. Non possiamo più nasconderci dietro gli “slogan”. Tutto quello che è accaduto dagli anni 80 in poi non può lasciarci indifferenti. Castelvetrano deve chiudere i conti aperti con la sua storia. I nostri figli stanno pagando un prezzo salatissimo per l’incapacità di una classe dirigente che non ha saputo generare una chiara linea di confine tra le parti scure e la verità .

Una classe dirigente che ha lasciato tante macerie e molte ombre, e che non ha pagato il conto. La politica non è per sempre e non può essere per tutte le stagioni. Ancora oggi , vecchi politici che da oltre 25 anni frequentano i palazzi comunali, si dicono pronti ad impegnarsi per il bene della città. Quale bene? Una frase che non si può più sentire. Fate altro. Fateci capire cosa realmente è successo in tutti questi anni. Questo è l’unico bene che potreste fare a tutti noi. I nostri figli hanno bisogno di sapere chi è stato responsabile di tanto male.

Devono sapere chi li ha “marchiati” di colpe che non hanno. Dalla verità può nascere una nuova primavera. Può nascere anche una nuova classe dirigente che non ha mai frequentato i palazzi del potere cittadino

Rosalia Ventimiglia

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