Migliaia di persone hanno sfilato per fermare le stragi nel Paese dei Cowboy

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
28 Marzo 2018 09:52
Migliaia di persone hanno sfilato per fermare le stragi nel Paese dei Cowboy

Il 24 e 25 marzo negli Stati Uniti, centinaia di migliaia di persone, in corteo, hanno sfilato in segno di protesta  contro le armi: L'iniziativa è stata promossa da un gruppo di studenti del liceo della Florida, dove 17 persone hanno perso la vita nel corso di una sparatoria il 14 febbraio scorso. In tutto il Paese ci sono state più di settecento manifestazioni e oltre un centinaio in tutto il mondo, Washington è stata invasa da diecine di migliaia di persone, al grido di: “Mai più violenza” .Per trovare una mobilitazione giovanile altrettanto imponente, secondo l'Associated Press, bisogna tornare indietro di quasi cinquant'anni, ai tempi del no alla guerra in Vietnam.

Studenti, insegnanti, genitori e sopravvissuti alle sparatorie hanno percorso Pennsylvania Avenue a Washington, per la manifestazione conclusasi dinanzi alla Casa Bianca. I numerosissimi film americani Western che abbiamo visto nella nostra gioventù, ma che continuano a proiettarsi in seconda visione alla TV. ci hanno abituati a considerare i cittadini americani come dei cow boy con le pistole al cinto e sempre pronti a sparare. Evidentemente non si tratta di fantasia o l’eco di un mondo che fu, ma, a quanto sembra, questa tradizione di pistoleri non è del tutto scomparsa e molto spesso qualche persona dalla mente debole effettua una sparatoria, anche senza nessuna causa apparente uccidendo persone innocenti.

  Le sparatorie negli USA sono all’ordine del giorno, ma ogni tanto avvengono delle vere stragi commesse con le armi da fuoco di precisione. Ma, per come dice un vecchio proverbio: “l’occasione fa l’uomo ladro”, la possibilità di avere a portata di mano un’arma, può indurre una persona, in un momento di debolezza a commettere una strage. Negli Stati Uniti, secondo un emendamento della Costituzione degli Stati, i maggiori di 18 anni possono già acquistare un fucile, mentre chiunque abbia 21 anni compiuti può comprare una pistola.

Per l’acquisto basta presentare un documento di riconoscimento per la registrazione. Non è il caso di riportare tutte le stragi avvenute negli USA a causa delle armi trovate facilmente in casa. Basta citarne alcune a casaccio: -  Il 18 maggio del 1927 avvenne il più grave massacro scolastico nella storia degli Stati Uniti,  dove persero la vita 45 persone e altre 58 rimasero ferite, per volontà folle di Andrew Kehoe. Fra le più recenti cito la strage di bambini avvenuta il 14 dicembre 2012 a Newtown, nel Connecticut, dove un giovane di 24 anni, Adam Lanza, dopo avere ammazzato la madre, è entrato nella scuola elementare armato fino ai denti e ha sparato ripetutamente uccidendo 27 persone tra cui 20 bambini; molti sono stati i feriti.

Il giovane è morto nella sparatoria con la polizia. Il primo ottobre 2017, a Las Vegas negli USA, Stephen Craig Paddock, senza precedenti penali, ha sparato sugli oltre 22.000 spettatori di un festival di musica country, uccidendo almeno 59 persone e ferendone oltre 527, quindi si è suicidato. Negli Stati Uniti vivono 318 milioni di persone, e, praticamente, ognuna ha un’arma; secondo le stime delle forze dell’ordine stanno nelle mani dei cittadini  310 milioni tra pistole e fucili. Nel solo anno 2013 queste armi sono state usate per commettere 11.203 omicidi e 21.175 suicidi, a cui vanno aggiunti 505 incidenti e 281 decessi con motivazioni ancora incerte.

In totale 33.169 vittime in un solo anno, cioè circa un terzo dei soldati americani morti durante l’intero conflitto in Vietnam. E in questo numero non sono comprese le persone che hanno perso la vita a causa di armi usate legalmente dalle forze dell’ordine per fermare i criminali. Le cause di tanto orrore sono note da tempo e sbandierate ai quattro venti da psicologi e sociologi, certamente influisce il sistema di vita moderno dove ogni individuo vive isolato in se stesso, poiché la vita frenetica non gli permette di rilassarsi, dialogare, riflettere.   Inoltre, in tutto il mondo, la cinematografia e la carta stampata, fanno a gara nel diffondere narrativa spazzatura, con esaltazione di violenza, odio, corruzione.

Le menti malate trovano in questi mezzi di diffusione di massa, una musa ispiratrice, che li spinge all’esperimento pratico. In Italia, per lo stesso motivo si sta diffondendo il femminicidio; ma, evidentemente, i politicanti, come avviene in Italia, sono indaffarati in ben altre faccende più lucrose per il loro tornaconto, compresa la vendita delle armi. Intanto in ogni famiglia americana esiste un vero arsenale incustodito lasciato in giro per la casa, come avviene per i giocattoli dei bambini.

Quindi, bisogna debellare questa pazzia collettiva, incominciando dalla base della società ammalata gravemente: la famiglia. La famiglia sana rappresenta le solide fondamenta su cui poggia tutta la nazione; qui vengono formati i giovani, secondo un giusto orientamento. I bambini d’oggi crescono disadattati, spesso con un solo genitore e allevati  negli asili e scuole a tempo pieno; ritornano a casa soltanto di sera per guardarsi la televisione e dormire. Bisogna analizzare questi bimbi, scrutare i loro insuccessi scolastici e sociali, e ascoltate i loro silenzi.

Essi, nella loro solitudine cercano invano quell’amore familiare che oggi a loro viene a mancare. Ma anche la scuola lascia molto a desiderare per i programmi scolastici e per la mancanza completa di autorità, che una volta permetteva al docente di  farsi ascoltare e di svolgere con tranquillità il programma scolastico affidatogli. Il presidente Obama, di fronte a tante stragi, si era impegnato inutilmente per una legge che vieti la vendita delle armi d’assalto. Trump ha fatto delle dichiarazioni generiche, ma evidentemente in questo momento non può schierarsi contro i potenti fabbricanti di armi, che si trovano a governare un mercato molto lucroso.

VITO MARINO      

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