Mazara, Pesca, Adamo (Federpesca): “un disastro la decisione Ue su taglio giornate in mare, rischiamo la chiusura”

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
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30 Dicembre 2019 17:30
Mazara, Pesca, Adamo (Federpesca): “un disastro la decisione Ue su taglio giornate in mare, rischiamo la chiusura”

Mazara, Pesca, Adamo (Federpesca): “un disastro la decisione Ue su taglio giornate in mare, rischiamo la chiusura” “Dopo i sequestri di pescherecci, anche il taglio di giornate lavorative per i pescatori italiani che favorirà i Paesi rivieraschi del Mediterraneo: con questo andazzo la marineria siciliana e non solo rischia di chiudere”. A dirlo è Santino Adamo, delegato di Federpesca a Mazara del Vallo che lo scorso 19 dicembre ha incontrato, con i vertici della federazione, il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova.

"Questo intervento della Unione europea – aggiunge - aggraverà ulteriormente la nostra condizione, nonostante da mesi chiediamo a Bruxelles di intervenire nei rapporti con le autorità libiche o tunisine nel mezzo del Mediterraneo”. Dal primo gennaio 2020 l'Unione Europea, infatti, cambia le regole per la pesca a strascico nel Mediterraneo occidentale di sei specie molto apprezzate in Italia: il gambero viola, il rosa e il rosso e poi il nasello, lo scampo e la triglia di fango. Le nuove norme comunitarie, che si applicano anche a Spagna e Francia, puntano a tagliare le giornate in mare dei pescatori del 10%, percentuale che potrebbe arrivare al 40% nei prossimi quattro anni, e questo dalla Liguria alla Sicilia settentrionale, inclusa la Sardegna e a ridurre quindi lo sforzo di pesca complessivo.

“E' un disastro soprattutto perché Paesi come la Libia, la Tunisia o anche l'Egitto stanno depredando il Mediterraneo, senza rispettare alcuna regola – aggiunge Adamo di Federpesca – e quindi questo nostro stop non alimenterà nessun ripopolamento perchè loro continueranno a pescare senza difficoltà”. E prosegue: “Da anni, vediamo diminuire il numero dei giorni lavorativi: noi che ci occupiamo delle pesca d'altura nel Mediterraneo lavoreremo dieci giorni in meno, chi lavora nella pesca costiera invece avrà uno stop di 20 giorni”.

L'argomento in primavera sarà discusso in Commissione generale della pesca del Mediterraneo della Fao. “Se non abbiamo altre soluzioni – conclude Adamo – facciamo sì che tutti i soggetti chiamati a lavorare nel Mediterraneo, di ogni Stato, rispettino le stesse leggi”. Francesco Mezzapelle

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