La politica regionale è chiamata a risolvere, in tempi brevi, le nomine nel settore sanità. Soprattutto, per quanto riguarda quelle dei direttori generali delle Asp. Qualche spiffero dice che a dirigere l’Asp di Trapani, sarà la dottoressa Maria Grazia Furnari già direttore sanitario dell’Asp. Il Commissario Vincenzo Spera che ha diretto per un paio d’anni l’Asp di Trapani andrebbe a dirigere l’Asp di Caltanissetta. La “conta” dei manager parte, da una tabellina in cui viene “pesato” il valore di ogni azienda.
Le poltrone più ambite sono chiaramente quelle delle Asp delle tre città metropolitane, delle due Arnas (ospedali di alta specializzazione) e dei tre Policlinici. Secondo questa tabellina redatta qualche mese fa, 6 direttori ciascuno vanno a Fratelli d’Italia e Forza Italia e 2 ciascuno a Democrazia cristiana, Lega ed Mpa. Nel gioco delle parti ognuno rivendicherà una fetta più grande della torta. Chiunque verrà nominato Direttore Generale in ciascuna delle ASP regionali troverà una poltrona scomoda, seppur ben remunerata.
È probabile che i Direttori si troveranno a dover gestire qualcosa molto vicino al nulla, non per catastrofismo gratuito ma per i tanti segnali che arrivano da tutti gli ospedali siciliani: mancano medici, strutture, specializzazioni. Ma ci sono altri spifferi che arrivano dall’Assessorato regionale alla Sanità che ha elaborato un programma di accorpamenti tra ospedali di città vicine. In provincia di Trapani, secondo uno schema predisposto ma chiuso nei cassetti della politica, ci sarebbe l’accorpamento degli ospedali Trapani – Salemi, ospedale di Marsala resterebbe isolato, Mazara ospedale di 1° livello verrebbe accorpato a quello di Castelvetrano ed infine Alcamo con Castellammare del Golfo.
Per quanto riguarda Mazara – Castelvetrano, la dizione proposta sarebbe “Ospedali riuniti Dea di 1° livello Castelvetrano – Mazara. L’ospedale di Castelvetrano dovrebbe gestire la medicina e la cardiochirurgia in quanto ha già nella struttura ospedaliera l’emodinamica, Mazara sarebbe l’unico polo oncologico della provincia con la radioterapia, chirurgia, ortopedia e oculistica. S’intende che queste, per ora, sono soltanto ipotesi e bisognerà vedere se ci saranno variazioni fra qualche settimana o mese.
Che sarebbero possibili. Ricordiamoci che alle porte vi sono le elezioni europee e amministrative!
Salvatore Giacalone
