L’i.c. Lombardo Radice Pappalardo presente all’evento di prevenzione e contrasto delle dipendenze

L'incontro scoltosi a Segesta è stato promosso dalle rete delle scuole she- salus

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
16 Maggio 2025 09:00
L’i.c. Lombardo Radice Pappalardo presente all’evento di prevenzione e contrasto delle dipendenze

L’istituto era presente con una rappresentanza delle classi seconde della Scuola Secondaria di I grado all’evento per la Prevenzione e contrasto delle dipendenze promosso come capofila dall’IPSEOA I.e V. Florio di Trapani, che ha collaborato con l’Ambito Territoriale di Trapani nel coordinamento delle attività programmate, con il finanziamento dalla Legge Regionale 26 del 7 ottobre 2024 e il sostegno della Rete SHE – Salus, Scuole che promuovono Salute.

L’I.C. Lombardo Radice- Pappalardo fa parte da anni della rete SHE trapanese, ideata di concerto dal Dipartimento della Salute dell’ASP Trapani e dall’USR Sicilia per promuovere, tramite iniziative didattiche ed educative, un sano stile di vita tramite le buone abitudini, una corretta alimentazione ed il movimento da inserire nella prassi quotidiana degli studenti. In particolare in questi anni sono state realizzate varie iniziative come “Un miglio intorno alla scuola” per abituare i bambini dell’Infanzia e della Primaria a fare attività fisica fuori dagli ambienti scolastici; inoltre sono state organizzate diverse occasioni di incontri con esperti dell’ASP per la prevenzione delle malattie tipiche dell’età preadolescenziale e con esperti nutrizionisti per favorire le sane abitudini alimentari; proprio per questo è stato accolto con grande favore l’invito a partecipare all’evento svoltosi a Segesta il 13 Maggio scorso dove oltre 1600 studenti, appartenenti a molte scuole secondarie trapanesi, hanno potuto ascoltare la testimonianza struggente di Francesco Zavatteri, ideatore e presidente de “La Casa di Giulio” in nome del figlio, vittima del consumo di crack, e hanno assistito alla performance teatrale “I ragazzi di Ballarò”, scritta e diretta da Alessandro Ienzi della compagnia Raizes, che ha portato in scena la drammatica storia di due ragazzi vittime di una delle più tragiche piazze di spaccio della città di Palermo. Per comprendere le emozioni e l’impatto che ha avuto sugli studenti tale evento, si riportano le riflessioni di uno degli alunni partecipanti, Lorenzo Daniel Cascino, della classe 2^ sez.

I del plesso Medi: Questa esperienza è stata molto coinvolgente ed emozionante, in particolare per la testimonianza di Francesco Zavatteri che ha fondato lo sportello di ascolto "La casa di Giulio", in seguito alla morte del figlio per un’overdose di crack. Le mie aspettative non sono state deluse, anzi soddisfatte pienamente, in quanto speravo tanto in un evento che facesse riflettere sui rischi cui si va incontro con l'assunzione di sostanze stupefacenti che, spesso, molti ragazzi usano con superficialità per imitare i coetanei o gli amici.

Questo evento sicuramente ha trattato e approfondito un argomento molto delicato che mi ha fatto riflettere tanto. Un punto che è stato messo in evidenza e che mi ha colpito particolarmente è che la vera libertà sta nel decidere per sè stessi e per il proprio benessere, infatti le sostanze stupefacenti ci rendono dipendenti e ci privano, prima di ogni cosa, proprio della libertà. Uno degli aspetti, a parer mio, più importanti, che è stato ribadito durante la manifestazione, è che coloro che hanno delle dipendenze, anche delle peggiori, non devono essere abbandonati o emarginati, ma ascoltati e sostenuti.

Non bisogna avere pregiudizi perché c'è sempre una ragione, un vuoto nell'animo di chi è dipendente da stupefacenti. Le droghe non sono la cura che può sanare questo dolore, ma ci allontanano soltanto dalla realtà in cui viviamo. Ho capito che devono essere odiate le azioni e le sostanze, non le persone che ne fanno uso, e che si deve soltanto essere comprensivi e dare loro la possibilità di esprimersi. Bisogna sostenerle e, anche se non si è esperti, bisogna tendere loro la mano, provare empatia e compassione per chi vive questa situazione drammatica.

Questo evento ha ribadito anche l'importanza della pazienza, infatti, così come una ferita non guarisce in un solo giorno, ma ha bisogno di cure più o meno lunghe, così è necessaria tanta forza di volontà e determinazione per uscire dalle dipendenze. Inoltre, quando si guarisce non bisogna più guardarsi indietro, ma pensare che si è diventati una persona “nuova”.

Un sentito ringraziamento va indirizzato alla Dirigente dell’IPSEOA di Trapani e a chi ha promosso tale evento che, nella splendida cornice del tempio di Segesta, ha assunto un effetto più lirico e coinvolgente.

Il progetto continuerà nelle future classi terze della Scuola Secondaria che il prossimo anno approfondiranno le altre tipologie di dipendenza per elaborare un prodotto finale multimediale che verrà presentato all’interno di un evento regionale promosso dall’Assessorato Istruzione e Formazione Professionale, dall’USR Sicilia e dall’ASP per favorire negli studenti l’apprezzamento delle “luci” esistenti nella propria vita, come la famiglia, gli amici, la bellezza dell’arte, della musica e dell’ambiente e combattere le “zone buie dell’esistenza” che portano i giovani lontano dalla felicità di essere se stessi fino in fondo.

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