L’arco dell’Immacolata necessita di interventi urgenti. Il silenzio della Commissione Straordinaria

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
26 Gennaio 2018 08:20
L’arco dell’Immacolata necessita di interventi urgenti. Il silenzio della Commissione Straordinaria

La porta di mare, meglio nota nel comune sentire come Arco dell’Immacolata, è fortemente a rischio crolli e necessita di alcuni interventi di somma urgenza.  A denunciare questo grave pericolo un gruppo di associazioni e di uomini di cultura che il 18 ottobre del 2017 inviarono una garbata missiva alla Commissione straordinaria del Comune di Castelvetrano ed al Dirigente del Settore Beni Culturali del Comune di Castelvetrano. La lettera recava in calce le firme di Pier Vincenzo Filardo per l’Associazione Pro loco “Selinunte”, Nicola Miceli per il Club UNESCO “Castelvetrano Selinunte”,  Ermelinda Palmeri per il Gruppo archeologico “Selinunte”, Rosario M.

Atria per la Società “Dante Alighieri”, Giuseppe Salluzzo per il  Circolo Legambiente “Crimiso”e Francesco S. Calcara per il Centro studi usi, costumi e tradizioni medievali.  Nella lettera si esplicitava che la Porta di Mare (detta anche Porta san Francesco d’Assisi, meglio conosciuta come Arco dell’Immacolata) costituisce l’unica testimonianza dell’antica cinta muraria della città di Castelvetrano, costruita nel 1626, così come recita una lapide posta nella sua fronte esterna.

È noto, altresì, che alcuni anni fa il fastigio della Porta venne colpito, nel corso di un temporale, da un fulmine. In particolare, il successivo intervento dei Vigili del Fuoco portò all’asportazione, per motivi di sicurezza, dell’elemento decorativo a forma di sfera posto a destra per chi guarda dall’esterno, e anche di parte della cornice della stessa Porta. Tali elementi, per quanto risulta, furono consegnati all’arch. Vincenzo Barresi, componente a suo tempo dell’Ufficio tecnico comunale, che era già venuto in possesso di altro elemento lapideo crollato a terra.

Da allora, nessun intervento è stato effettuato, e oggi il monumento presenta delle gravi fessure nella parte superiore, che favoriscono l’infiltrazione delle acque meteoriche, con prevedibile grave pregiudizio per la stabilità dello stesso. Questo scrivevano 100 giorni fa uomini e donne di cultura che avevano dimostrato di avere a cuore la memoria della città ed auspicando pertanto, un pronto intervento da parte dell’Amministrazione, che prevedesse la sarcitura delle lesioni murarie e la ricollocazione in situ degli elementi architettonici e decorativi a suo tempo rimossi.

100 giorni nei quali ha mostrato di avere alcun interesse nemmeno per formulare una risposta, 100 giorni nei quali sicuramente ci saranno state delicate emergenze da affrontare, ma in quei 100 giorni non sarebbe stata una cattiva idea quella di mostrare un segno di attenzione alle testimonianze storiche della città e al decoro della stessa. Chissà che l’odierno articolo non possa smuovere qualche coscienza?

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