Il circolo Legambiente Crimiso di Castelvetrano ha inviato una lettera aperta al Presidente della Regione Siciliana ed ai comuni soci della SSR Trapani provincia Sud che sono :Partanna, Castelvetrano , Santa Ninfa, Mazara del Vallo, Poggioreale, Salaparuta, Campobello di Mazara, Gibellina, Petrosino, Vita e Salemi ed al Dipartimento acqua e rifiuti e a Legambiente Sicilia per formulare una proposta per il trattamento dell’organico nei comuni soci della SRR Trapani provincia Sud. Con riferimento alla nostra proposta per il trattamento dell’organico del 22/10/2018 ed in particolare in riferimento all’appello presentato alla regione il 22/01/2019 da Legambiente Sicilia, Anci Sicilia, Cgil Sicilia, Cisl Sicilia, Uil Sicilia, Arci Sicilia, Zero Waste Sicilia, WWF Sicilia per realizzare almeno un impianto di digestione anaerobica per provincia per chiudere il ciclo dei rifiuti organici differenziati e far decollare l’economia circolare in Sicilia Come oramai noto a tutti le ultime Ordinanze del Presidente della Regione, emanate al fine di dare precisi indirizzi sulle modalità di gestione dei rifiuti solidi urbani, hanno tra l’altro imposto il raggiungimento di percentuali minime di raccolta differenziata da raggiungere al fine di scongiurare pesanti sanzioni per i comuni inadempienti, sanzioni che comporterebbero una lievitazione dei costi per i cittadini che sono chiamati a sostenere l’intero costo del servizio.
Tra i rifiuti differenziati figurano anche quelli organici provenienti dalle mense e dalle cucine, ed anzi sono proprio questi, per il loro notevole peso in rapporto ai volumi, che fanno considerevolmente aumentare la percentuale della differenziata. Purtroppo però la nostra Regione non è attrezzata di impianti deputati al trattamento dell’organico. In tale preoccupante situazione emergenziale si tratta dunque di trovare delle soluzioni alternative al fine di potere riuscire a trattare l’organico, ben venga la proposta di Legambiente Sicilia.
Nel nostro territorio si potrebbe implementare l’impianto voluto e realizzato dall’ex Belice Ambiente, società che ha gestito la raccolta dei rifiuti nei comuni di questa parte della provincia, aveva realizzato nel Comune di Castelvetrano una struttura denominata “Polo Tecnologico”, ancora oggi non ultimata ma provvista della catena di lavorazione e trasformazione dell’organico in compost (concime per l’agricoltura), perfettamente funzionante fino a quando la società Belice Ambiente non è stata dichiarata fallita ed assegnata ad un curatore fallimentare.
L’impianto che permetterebbe il trattamento di tutto l’organico prodotto dai Comuni ex soci della Belice Ambiente, è stato dal Curatore fallimentare messo in vendita all’asta giudiziale già più volte andata deserta. Il circolo Legambiente Crimiso propone pertanto che i Comuni ex soci della Belice Ambiente, sollecitino il Governo Regionale affinché con provvedimento straordinario, sblocchi la procedura di vendita del Polo Tecnologico assegnandolo ai Comuni ora facenti parte della SRR Trapani Provincia Sud, che potrebbero cosi lì conferire i rifiuti organici, completare l’impianto ed implementare con un impianto di digestione anaerobica cosi da produrre biogas al fine di incentivare anche l’economia della zona.
In considerazione che lo stesso potrebbe essere posto al servizio dei comuni viciniori ricadenti anche nelle ex provincia di Agrigento (Menfi, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belìce, Montevago). Si auspica, nell’interesse della collettività tutta e di questo territorio in particolare, che la proposta possa essere vagliata favorevolmente, adottando a breve tutti gli atti e provvedimenti necessari alla sua concretizzazione. Legambiente Circolo Crimiso Castelvetrano
Appello alla Regione per realizzare almeno un impianto di digestione anaerobica per provincia per chiudere il ciclo dei rifiuti organici differenziati e far decollare l’economia circolare in Sicilia
Legambiente Sicilia, Anci Sicilia, Cgil Sicilia, Cisl Sicilia, Uil Sicilia, Arci Sicilia, Zero Waste Sicilia, WWF Sicilia hanno presentato a Palermo un appello per realizzare almeno un impianto di digestione anaerobica per provincia per chiudere il ciclo dei rifiuti organici differenziati e far decollare l’economia circolare in Sicilia.Presenti, il presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando; il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, ed i rappresentanti dei sindacati e delle altre associazioni che hanno firmato l’appello. “Abbiamo promosso questo appello – dichiara Zanna – per sollecitare la Regione a sbloccare una vicenda che si trascina da troppo tempo. In Sicilia si stanno facendo molti sforzi per la raccolta porta a porta dei rifiuti, e stiamo risalendo nella classifica dei comuni che differenziano.
Ma, se non vengono realizzati gli impianti, tutto il lavoro sarà vanificato. Il nostro modello è la Campania, dove la percentuale di raccolta differenziata ha sorpassato la Toscana e la Liguria, ma la mancanza di impianti costringe la regione ad inviare fuori i rifiuti. Noi non vogliamo che accada questo. Un anno è già andato perso. Chiediamo, quindi al governo Musumeci di sbloccare al più presto gli impianti, in particolare quelli che riguardano l’umido, che crea i maggiori problemi, come il percolato, ma anche energia circolare con gli impianti anaerobici”.
L’appello: Rifiuti zero (in discarica e negli inceneritori), impianti mille (per riciclare i rifiuti differenziati a partire dall’organico). Realizzare almeno un impianto di digestione anaerobica per provincia per chiudere il ciclo dei rifiuti organici differenziati e far decollare l’economia circolare in Sicilia. Non c’è più tempo da perdere. La Sicilia ha bisogno di nuovi impianti di riciclo per archiviare la stagione delle discariche, altrimenti tutti gli sforzi per far crescere la raccolta differenziata e promuovere l’economia circolare sul territorio regionale saranno vani.
La Sicilia ha bisogno, subito e prioritariamente, degli impianti (almeno uno per provincia) per trattare l’organico differenziato, che rappresenta circa il 40% dei rifiuti urbani che produciamo, altrimenti questa parte continuerà a finire, riempiendole, nelle discariche producendo cattivi odori e percolato, o in impianti di riciclo lontani anche centinaia di chilometri, a costi insopportabili per le tasche dei cittadini, consumando gasolio, inquinando l’aria e rendendo sempre più insicure strade e autostrade.
A questa grave carenza impiantistica e a questa indispensabile e non più rinviabile necessità non c’è, ancora oggi, un’adeguata, pronta e immediata risposta della Regione, che continua a perdere tempo. Infatti, dopo un altro anno, non ha ancora autorizzato nessun nuovo impianto per trattare e riciclare l’organico differenziato. Noi riteniamo che gli impianti migliori, più moderni, efficienti ed economicamente convenienti, siano gli impianti di digestione anaerobica, che producono compost di qualità e biometano per l’autotrazione o l’immissione nella rete di distribuzione del gas, e che hanno un impatto trascurabile sull’ambiente e sul territorio.
Occorre fare presto e realizzare gli impianti per gestire il ciclo dei rifiuti, impianti coerenti con le linee guida del piano, ma soprattutto con le necessità dei territori, dell’economia circolare, della gestione di prossimità dei rifiuti prodotti, promuovendo percorsi di partecipazione e coinvolgimento dei territori coinvolti. In caso contrario perderemo, tutti, la scommessa, e stavolta per sempre, di far diventare anche la Sicilia una regione virtuosa nella gestione dei rifiuti. Legambiente Sicilia, Anci Sicilia, Cgil Sicilia, Cisl Sicilia, Uil Sicilia, Arci Sicilia, Zero Waste Sicilia, WWF Sicilia.