Domani si celebra la festa di San Giovanni Battista, santo Patrono della città. Sarà una festa esclusivamente religiosa con quattro messe , una celebrata anche da Mons Domenico Mogavero, vescovo della Diocesi di Mazara e niente processioni in ossequio alle norme imposte dalle note vicende legate al Covid 19. Abbiamo chiesto a Don Giuseppe Undari una riflessione sul tema e lo ringraziamo per la consueta disponibilità. "Quest'anno caratterizzato da pesantezza e da molte incertezze vorrei rivolgere un messaggio augurale a tutti coloro che festeggiano san Giovanni Battista patrono della città di Castelvetrano e ho scelto di farlo con un testo poetico che ho scritto per questa circostanza così particolare.
La tua voce Quando gli sguardi si incrociarono tu lo additasti: agnello di Dio inviato per togliere dall'uomo il peccato. Brucia nel fuoco ogni inganno. Spazio senza protezioni, solitario avanzavi ignaro di quella tragica fine. Nessun sacrificio sull'altare del tempio, ti fece complice di perpetuare con il sangue di vittime innocenti l'ingranaggio della colpa. Germoglio spuntato tardivo da un tronco senza vita, tu fai fluire l'acqua che irrompe e travolge ogni inutile orpello.
Nel carcere dove Erode ti ha rinchiuso per allontanare ogni minaccia al suo potere grida ancora la tua voce che spacca le forze del male. Il veleno della vipera non lascia più traccia del morso. Nei canneti di melma fangosa, la creta, pronta per riaprire gli occhi del cieco, non aprirà i tuoi occhi per vedere la luce. Domanda sospesa: chi sei tu? Dobbiamo aspettare un altro messia? Si colora di fuochi il deserto e la voce incatenata, irride ogni mistificazione ideologica. Giuseppe Ivan Undari