La commissione risponde sulle criticità del rifugio sanitario per cani. Presto un nuovo rifugio in un bene confiscato

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
31 Maggio 2018 10:26
La commissione risponde sulle criticità del rifugio sanitario per cani. Presto un nuovo rifugio in un bene confiscato

In relazione alla mancata presenza di personale registrata nel rifugio sanitario per cani di Castelvetrano domenica 27 maggio u.s., si rappresenta che, sulla scorta di un'apposita turnazione predisposta dal responsabile del servizio, era stata prevista per quella giornata la copertura del servizio per l'assolvimento delle ordinarie attività a tutela degli animali ivi ospitati. Nella circostanza si è purtroppo registrata l'assenza del dipendente per intervenuta impossibilità dello stesso conseguente ad una certificata condizione di salute che gli ha impedito la presenza nel posto di lavoro.

E' doveroso evidenziare che questa Amministrazione oramai, da tempo, si vede costretta a ricorrere al regime della turnazione a causa dell'impossibilità di poter garantire il salario accessorio per prestazioni di carattere straordinario, in special modo nelle giornate festive. E', altresì, doveroso rappresentare che l'Ente comunale non dispone, purtroppo, di figure che riuniscano le capacità tecnico-professionali per poter assolvere al meglio a siffatti compiti (basti pensare che il Comune non ha in struttura organica la figura dell'accalappiatore).

Le superiori criticità potrebbero indurre questa Commissione a ritenere opportuno stipulare apposita convenzione con altro Ente pubblico che disponga sia di una struttura idonea al ricovero dei cani sia di personale qualificato che possa garantire continuità alla gestione. Giova rammentare che circa due anni addietro, un' Associazione animalista locale è stata destinataria di un provvedimento giudiziario di sequestro di 150 animali poi affidati dall'Autorità Giudiziaria all'Amministrazione Comunale, ciò determinando la saturazione del rifugio sanitario e, quindi, la necessità, stante il rilevante fenomeno del randagismo sul territorio, di ricorrere all'affidamento ad una ditta privata per il ricovero dei cani con una spesa per l'Ente di oltre € 200.000 annue.

Non può non sottacersi che la struttura che ospita il canile sia stata oggetto di opere di ampliamento in un'area non compatibile dal punto di vista igienico-sanitario ed urbanistico circostanza, quest'ultima, che ha determinato la sospensione dei lavori e, di conseguenza, ha costretto a mantenere la originaria esigua ricettività di 50 posti. Per i motivi appena esplicitati, questa Amministrazione Straordinaria ha ravvisato la necessità di elaborare un programma di attività che partisse dall'obiettivo prioritario di restituire legittimità al servizio adottando uno specifico Regolamento disciplinante sia l'organizzazione interna del rifugio sia il rapporto con il servizio veterinario dell'ASP sia le relazioni e le collaborazioni con la Associazioni animaliste.

A quest'ultimo proposito, alle predette Associazioni verranno in questi giorni formalizzate le richieste di disponibilità di collaborazione con l'Ente, propedeutiche al rilascio delle autorizzazioni per operare all'interno della struttura. Gli episodi delle ultime settimane si inquadrano in questo contesto cui si sommano inaccettabili mancate comunicazioni tra gli Uffici comunali che hanno il compito di registrare le presenze del personale e provvedere alle eventuali  sostituzioni in caso di assenza.

Al fine di garantire la necessaria assistenza ed accudimento degli animali presenti nella struttura comunale, sarà prevista a breve l'assegnazione di ulteriore dipendente con qualifica amministrativa che potrà adeguatamente coordinare le attività all'interno del rifugio, mentre per le giornate festive la presenza del personale sarà assicurata compatibilmente con la disponibilità finanziaria prevista allo scopo. Per completezza di informazione si soggiunge che nel programma triennale delle opere pubbliche è stata inserita la realizzazione di un nuovo rifugio sanitario per cani e gatti la cui collocazione sarà prevista in un fondo confiscato alla mafia in ordine al quale è stata già inoltrata la relativa richiesta all'Agenzia Nazionale.

  La Commissione Straordinaria

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