Accade raramente che un castelvetranese scriva un libro, non ce ne vogliano i tanti storici e divulgatori che con la loro preziosa opera consentono una capillare divulgazione dei nostri tesori o ripescano dall'oblio importanti autori e testimonianze che andrebbero altrimenti perdute, quelli per chi scrive rimangono saggi di altissimo valore, tomi indispensabili ma che rimangono nella ristretta cerchia degli studiosi o degli appassionati. Accade di rado che un castelvetranese scriva un romanzo, a memoria rammento pochissimi casi, ed ancor più raro che il libro in questione venga presentato in un’altra città ed in una sede particolarmente ricca di storia e di fascino.
Nei giorni scorsi la nostra concittadina Francesca Piazza ha presentato il suo libro presso il castello di Carini, struttura nota a quelli che hanno qualche anno in più e ricordano un avvincente sceneggiato televisivo, allora si chiamavano cosi, della Rai dal titolo “l’amaro caso della baronessa di Carini “ con un cast eccezionale che vedeva tra gli altri Paolo Stoppa, Ugo Pagliai, Adolfo Celi, Enrica Bonaccorti e Janet Agren e che ha avuto qualche anno fa un remake con Luca Argentero e Vittoria Puccini.
Lo scenario adatto per un libro affascinante e coinvolgente che racconta una Sicilia oggi forse irrimediabilmente perduta, e che narra la storia di Lucia nata e cresciuta in un piccolo paesino che come il vento di scirocco prova a scuotere schemi e mentalità, e che come la pioggia che ne lava il passaggio porta sempre a vedere le cose in un’ottica nuova. Un libro che parla di destini che inevitabilmente si incrociano, di persone e non di personaggi, di sentimenti e di emozioni, e che avrà il potere di toccare le corde più nascoste di tutti coloro che lo leggeranno.
Ci vediamo a Castelvetrano cara Francesca 
