Italia Nostra interviene su tematiche che riguardano Castelvetrano

Tante le questioni poste sall'elettrodotto con la Tunisia, al maxi impianto fotovoltaico ex aeroporto al PRG

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
27 Dicembre 2023 10:15
Italia Nostra interviene su tematiche che riguardano Castelvetrano

L’anno si chiude con un nuovo colpo alla tutela dei Beni Culturali nel nostro territorio. Il Governo Nazionale ha individuato due siti in Sicilia per il deposito di scorie radioattive a bassa e media intensità. Si tratta di una località in prossimità di Trapani ed un’altra nelle vicinanze di Calatafimi.

Prima di affrontare la questione, almeno per il sito che è più vicino a Castelvetrano, vogliamo ricordare alcune scelte che in quest’anno sono state operate dall’Amministrazione Locale, dal Governo Regionale e dal Governo Nazionale e che toccano direttamente la nostra città.

  • 1) Terna ha riconfermato recentemente che in prossimità della costa Selinuntina sarà realizzato l’elettrodotto Italia-Tunisia. Nonostante la “Relazione di Sintesi”, che tutti possono andare a consultare sul sito di Terna, dica chiaramente che il punto d’approdo ( poco più ad est del porto di Marinella) ed il sito dove sarà realizzata la stazione di conversione (località Bigini) siano particolarmente sensibili dal punto di vista dei reperti archeologici presenti, non è dato sapere se e quali accorgimenti Terna intende utilizzare affinché l’opera non abbia un impatto negativo sulle due aree.

    Siamo comunque in attesa che un progetto esecutivo venga depositato e che la Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Trapani esprima la valutazione, prevista per legge.

  • 2) La GreenIT S.p.A. ha invece presentato un progetto per un impianto fotovoltaico denominato "Impianto FV e BESS - Ex Aeroporto Castelvetrano". Il progetto prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra sull’area dell’ex aeroporto di Castelvetrano e la realizzazione di un cavidotto, lungo le strade esistenti, per il collegamento alla Rete di trasmissione elettrica nazionale (RTN) che sarà nella stessa di c/da Bigini, già citata.

    La Verifica Preventiva di Interesse Archeologico fatta dall’azienda dice testualmente: ”Pur ritenendo l’opera meritevole di ‘attenzione archeologica’ (non potendo escludere la possibilità del rinvenimento di resti archeologici, anche in condizioni di giacitura secondaria), il rischio archeologico relativo per le zone interessate dai lavori è da valutarsi come MEDIO-BASSO nelle aree dell’impianto, BASSO lungo il tracciato del cavidotto. Naturalmente, al di là della correttezza di queste valutazioni, che non tengono conto dell’impatto che gli impianti esistenti hanno nell’area del Castello di Bigini e del carico ulteriore determinato da quelli in fase di progettazione/esecuzione, rimane il fatto, a parere di ITALIA NOSTRA A.P.S., che l’ex aeroporto poteva essere trasformato più utilmente in un contenitore di servizi per i cittadini, come è stato fatto nella città di Vittoria.

  • 3) Un altro tassello si aggiunge alla già intricata questione del P.R.G.

    di Castelvetrano, più volte in passato oggetto di osservazioni critiche da parte di ITALIA NOSTRA. Com’è noto in un lungo e articolato documento (rimasto senza risposta) indirizzato al Sindaco è stata sollevata la questione che molte norme del P.R.G. sono in palese contrasto con la legislazione regionale e nazionale di tutela dei Centri Storici. Oggi è possibile aggiungere un ulteriore elemento di perplessità sullo strumento urbanistico che governa Castelvetrano. ITALIA NOSTRA ha infatti prodotto una regolare richiesta di “ACCESSO AGLI ATTI” per conoscere la valutazione della Soprintendenza ai BB.CC.

    e AA. di Trapani sulla perimetrazione e la relativa normativa previste nel P.R.G.

  • Nessuna risposta è stata fornita dal Sindaco e/o dal Dipartimento competente su un importante atto, obbligatorio per legge, che è a corredo dello strumento urbanistico che governa la città. ITALIA NOSTRA continuerà a chiedere lumi sulla vicenda.

Infine per chiudere questa riflessione di fine anno è necessario ritornare alla scelta del deposito di scorie radioattive nei pressi di Calatafimi. Facendo riferimento alle stesse indicazioni previste dall’ISPRA (l’Ente governativo per la protezione e la ricerca ambientale), sono da escludere le aree contrassegnate da sismicità elevata. Certo Calatafimi è zona 2, ma questo non credo che ci possa fare stare tranquilli. Inoltre tra i criteri che richiedono un approfondimento per giustificare la scelta è prevista la lontananza da siti archeologici.

Evidente i tecnici dell’Ispra non conoscono il Parco di Segesta. Per queste ragioni e poiché più in generale la principale ricchezza del territorio trapanese è il paesaggio, nei suoi diversi aspetti geografici, storici, archeologici, artistici, colturali e culturali non è accettabile l’ipotesi di realizzare qui un deposito di rifiuti nucleari (le stesse motivazioni valgono per il sito di Trapani) che, inesorabilmente, andrebbe a danneggiare, fortemente un peculiare e delicato sistema insediativo e produttivo.

La sezione di ITALIA NOSTRA rivolgendosi ai concittadini castelvetranesi, consapevole che la nostra comunità è afflitta da seri problemi economici e sociali, ricorda che comunque una corretta politica dei Beni Culturali costituisce un’occasione per avviare a soluzione tali questioni. Per queste ragioni dal 2019 segnaliamo tutto ciò che, a nostro avviso, va in direzione contraria e continueremo a farlo con il sostegno dei nostri associati, speriamo sempre più numerosi.

Il presidente della sezione di Castelvetrano

di ITALIA NOSTRA a.p.s.

Ing. Pietro Di Gregorio

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