Inseguimento tra le strade del centro abitato. I Carabinieri effettuano un arresto.

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
29 Marzo 2016 10:00
Inseguimento tra le strade del centro abitato. I Carabinieri effettuano un arresto.

Castelvetrano. Mattinata movimentata quella di sabato 26 marzo, tra le strade del centro città di Castelvetrano

Castelvetrano. Mattinata movimentata quella di sabato 26 marzo, tra le strade del centro città di Castelvetrano, quando una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri, al termine di un lungo inseguimento, traeva in arresto, per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, il cittadino di origini tunisine, domiciliato da tempo a Castelvetrano, CHEBBI Hamed, 37 anni, pluripregiudicato.L’uomo è stato, altresì, denunciato all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza, in quanto trovato, a seguito di alcol test, con un tasso alcolemico superiore a quello consentito dalla legge.CHEBBI Hamed, alla guida di una VW GOLF, è stato notato dai militari sfrecciare a tutta velocità lungo le vie cittadine, dove a quell’ora già vi erano numerose persone, intente ad ultimare le compere per l’imminente festività pasquale.I Carabinieri sono dunque partiti all'inseguimento dell’uomo che ignorava l’alt imposto con sirene, lampeggianti e paletta.

Incurante dei pedoni e delle altre autovetture, il tunisino proseguiva la sua folle corsa fino a Via Savonarola, dove andava ad impattare con un autovettura ivi parcheggiata terminando così la sua fuga. Raggiunto dai militari operanti, non ha poi esitato a scalciare ed a divincolarsi, sferrando calci e pugni, cagionando loro lesioni guaribili in 5 gg.Condotto, pertanto, presso gli uffici della locale Compagnia, veniva dichiarato in stato d’arresto per il reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, e guida in stato di ebbrezza e sottoposto agli arresti domiciliari fino alla data odierna dove, a seguito del giudizio con rito direttissimo, il Giudice Marsalese, oltre a convalidare l’arresto, disponeva nei suoi confronti l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Comunicato stampa

29/03/2016

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