Insegniamo ad amare la nostra Castelvetrano. La lezione di Francesco Craparo

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
29 Settembre 2017 15:09
Insegniamo ad amare la nostra Castelvetrano. La lezione di Francesco Craparo

"Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre.

È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore" Questa frase  Peppino Impastato non l’ha mai pronunciata come ha svelato Salvo Vitale, suo storico compagno di lotta (il “rosso del film),non fu altro che una scelta dei tre sceneggiatori del film,Claudio Fava, Marco Tullio Giordana e Monica Zapelli, i quali decisero di mettere in bocca a Peppino una considerazione che ben si collocava nel contesto cinematografico. Tra i tanti aspetti collaterali del pessimo utilizzo del web, vi è quello, piuttosto frequente, della diffusione a macchia d’olio di citazioni erroneamente attribuite all’uno o all’altro autore.

Ma alla fine poco importa agli internauti che Impastato l’abbia veramente detta o no, è molto più importante che il messaggio arrivi a destinazione e possa indurre alla riflessione. E cosi nelle ultime settimane Castelvetrano si è interrogata sul perché e sul per come, su chi ci sia dietro o su quali siano le reali motivazioni dei volontari anonimi o di tutti coloro che hanno deciso di sottrarre tempo alle loro famiglie ed agli affetti per donarlo a chi forse non lo merita.

Non perché non sia degno, ma solo perché invece di travestirsi da leone da tastiera, potrebbe indossare guanti e munirsi di attrezzi e rimediare alla becera ed incivile consuetudine di sporcare la propria città. Tra i più attivi sicuramente Francesco Craparo, grafico e webdesigner che, dopo qualche anno trascorso tra l’Irlanda e Malta, da qualche mese è tornato a vivere nella sua Marinella di Selinunte richiamato dall’ancestrale voglia di far ritorno alla propria terra e per dare una possibilità a questa terra che tanto ama.

E cosi ha aperto una pagina web chiamata i Castelvetranesi dove prova a raccontare la parte più bella della sua città, e con altri amici hanno costituito il gruppo dei Volontari per il decoro ed hanno iniziato a ripulire il porticciolo.”Bello leggere commenti con fiumi di critiche e lamentele nei confronti del Comune riguardo il degrado ed incuria nel nostro territorio e poi quando si cerca di cambiare qualcosa nessuno appoggia alcuna iniziativa di volontariato, al fine di vivere nel decoro e non nella monnezza- afferma Francesco-  Ma questi rifiuti chi li ha buttati? Il Comune oppure gente maleducata? A quanti di voi é successo di vedere qualcuno gettare spazzatura per strada e quanti di voi non si sono girati dall'altra parte rimproverandolo e facendogli capire che sta sbagliando? Tutti bravi a parlare e criticare dietro ad un pc, tablet o smartphone e poi se si chiede loro una mano di aiuto, nessuno risponde. Grazie di cuore a quei pochi, pochissimi che hanno a cuore questa cittá e mi dispiace per tutti gli altri, forse demoralizzati, che preferiscono non alzare un dito e stare su facebook a sprecare il proprio tempo a fare da spettatori inermi criticando addirittura chi invece si batte per il bene di questo paese- conclude il giovane grafico- A queste persone mi rivolgo, e vi chiedo di dedicare 2 ore del vostro tempo per una buona causa e dopo ritornerete alla vita di sempre.

Bastano 2 ore a settimana per far arricchire il VOSTRO paese ed anche voi stessi.” A proposito chi volesse potrà dare bella prova di se venerdì 29 Settembre alle ore 17:00 presso il Lido TuKe  per continuare la bonifica del porticciolo. E sperare che questa pratica diventi contagiosa e come tutte le cose belle possa finalmente trovare diritto di cittadinanza. Bravi ragazzi , noi da queste pagine continueremo a sostenervi.

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