In ricordo del “bene comune” uno dei tanti sprechi a Marinella di Selinunte

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
25 Settembre 2018 10:11
In ricordo del “bene comune” uno dei tanti sprechi a Marinella di Selinunte

Lo so, ultimamente mi vengono bene frasi da necrologio, purtroppo. Non può essere altrimenti quando si assiste impotenti allo spreco del "bene comune". Sicilia, terra magica ma anche terra di sprechi. Castelvetrano, paese dove un tempo si faceva economia in tutti i sensi, paese dove ora ha preso sempre più piede "l'economia dello spreco". Ora che mi sovviene : Castelvetrano è un paese commissariato e "commissariamente" non si notano certi sprechi? Non si prendono in considerazione le segnalazioni dei cittadini? Spreco per spreco, uno a caso: l'acqua.

Mi sono imbattuta in una delle tante viuzze di Selinunte, la n° 46: pensavo piovesse solo lì viste le pozzanghere (nonostante ci fosse un bel sole) Poi avvicinandomi ai rigagnoli, seguendone il percorso sono giunta a due gran belle "pucce" formatesi a causa dell'acqua che fuoriusciva dall'asfalto. La solita fortuna castelvetranese!!!! Pure le terme vicino a casa!!!! Scherzi a parte, è un problema non di poco conto. In una zona come questa lo spreco di acqua è davvero assurdo (considerando poi i costi della stessa) che ricade sulle tasche di ogni cittadino.

Va poi evidenziandosi un possibile cedimento dell'asfalto: non ci vuole un genio!!! Basta vedere come si sono formate le "pucce" e diramazioni delle crepe dell'asfalto: Una persona "del mestiere" di certo lo saprebbe meglio di me, se si fosse preso la briga di andare almeno a verificare sul posto. E se dovesse cedere l'asfalto mentre un'auto transita (per fortuna non è una strada statale ne’ provinciale e quindi percorsa dai residenti soprattutto, il che non implica che siano cittadini di secondo ordine), ci lasciasse la ruota dentro? E se qualcuno si facesse seriamente male? Si farebbe la solita trafila di denunce (mai prese in considerazione), esposti (nemmeno quelli considerati) mentre l'acqua continuerà a sgorgare e la strada a cedere.

Elena Manzini

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