Il cuore è pesante, ma bisogna ritrovare la forza di sorridere

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
12 Gennaio 2020 10:36
Il cuore è pesante, ma bisogna ritrovare la forza di sorridere

Carissimi amici lettori Buongiorno, buon anno, Buona domenica. Sono settimane che non ricevete più nessuna mia lettera, forse  perché una piccola scrittrice come me vorrebbe solo scrivere cose belle cose che vi aiutino a liberare il cuore a sentirvi leggeri, sentirvi felici, ma ci sono momenti nella vita di ognuno di noi che  il cuore diventa triste e non vorremmo mai far vedere agli altri la nostra tristezza, quindi oggi scrivo così..... Non avrei mai creduto di portare questo grande dolore nel cuore di non riuscire più a sorridere, non  accorgermi che anche oggi è spuntato il sole perché ci sono dolori che dentro di noi ci rendono talmente tristi che non riusciamo più ad apprezzare nulla,  che non ci accorgiamo più che attorno a noi la vita continua inesorabile e che domani sarà di nuovo giorno e che stasera tornerà il buio.

Non apprezzi più niente, non ti accorgi invece che accanto a te c'è chi ha bisogno del tuo sorriso, del tuo abbraccio, accanto a te la vita continua e tu non puoi permetterti di lasciarti andare solo per un dolore che non sai affrontare. Quando il dolore che hai dentro è così grande non ti accorgi che c'è, che c'è qualcuno che ti tende la mano che ha bisogno del tuo sorriso, perché vorrebbe darti il  suo. Ma il mio cuore quando si è accorto di questo sorriso, di questo braccio teso ha provato ad aggrapparsi ,ma non c'è riuscito perché quella felicità è durata soltanto un attimo.

Un attimo e ti ha riportato alla realtà, ti riporta giù e ti  accorgi che c'è ancora tanta tristezza e non può bastare un abbraccio ma  ci vuole una vita intera, ci vogliono lacci che leghino i cuori, ci vogliono catene che leghino le tue mani alle sue ma solo catene e lacci fatti d'amore,  sorrisi, complicità, chimica, ma non siamo capaci di afferrare e legare a noi nessun cuore, non siamo capaci di incatenare due mani alle nostre, perché torna inesorabile la paura di soffrire ancora, torna la paura di essere abbandonati, e allora chiudiamo il cuore ci arrendiamo al nostro dolore perché pensiamo che nessuno possa riuscire a scacciarlo via.

Allora ci accontentiamo di respirare di passare inosservati, di non disturbare, mentre c'è chi per noi sposterebbe le montagne solo per un nostro sorriso, solo per un nostro abbraccio. Rossella Messina

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