I volontari della Protezione Civile non ci stanno a passare per lavativi: Abbiamo sempre lavorato

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
23 Ottobre 2017 17:08
I volontari della Protezione Civile non ci stanno a passare per lavativi: Abbiamo sempre lavorato

 Continua a tenere banco in città la decisione assunta dalla Commissione Straordinaria, che regge le sorti del Comune dall’indomani del decreto di scioglimento, che ha portato allo sfratto delle associazioni di volontariato dalla sede del Centro Operativo Comunale. In una città pronta a dividersi ed a fare polemica persino sul sesso degli angeli, questa decisione ha invece unito tutti nel considerarla poco opportuna e soprattutto davvero intempestiva, in considerazione delle recenti scosse di terremoto che, seppur di lieve entità, hanno ingenerato una vera e propria psicosi collettiva.

A sollevare il problema era stato il Movimento civico Castelvetrano Futura che aveva scritto un’articolata missiva alla Commissione (potrete leggerla qui https://www.primapaginacastelvetrano.it/index.php/top-home-off/654-psicosi-terremoto-castelvetrano-futura-interroga-i-commissari). Dopo nemmeno un paio d’ore era arrivata la missiva di risposta (leggi qui https://www.primapaginacastelvetrano.it/index.php/top-home-off/655-la-commissione-replica-a-castelvetrano-futura)nel quale si evidenziavano alcuni passaggi che hanno turbato i volontari delle associazioni.

La Commissione infatti scriveva: “In ordine alle altre associazioni che hanno finora occupato parte dei locali della suddetta Via Pier Santi Mattarella, si ritiene utile portare a conoscenza di codesto movimento che non risulta a questa Commissione che le stesse abbiano mai utilizzato l’immobile in parola per lo svolgimento di attività di volontariato di protezione civile. Si rappresenta, in proposito, che, in tale specifica circostanza, è stato verificato che la concessione in comodato d’uso dei citati locali alle predette associazioni, precedentemente in vigore, è scaduta ormai da tempo.” A ricevere la notifica sono stati i presidenti delle associazioni Rosy Milazzo per Angeli per la Vita, Vito Sillitto per la Giva, Giuseppe Rapallo per il Noe , e Giuseppe Morici per i Vigili del Fuoco in congedo, che con poche righe sono stati intimati di sgomberare i locali entro e non oltre tre giorni dalla ricezione della lettera.

 Non ci stanno proprio a passare per occupanti abusivi o per gente che non ha mai svolto il proprio dovere e dopo l’intervista che la Milazzo ha rilasciato nei giorni scorsi a Primapagina Castelvetrano anche gli altri presidenti hanno deciso di dire la loro. Giuseppe Morici afferma: “ Sono particolarmente turbato dalle dichiarazioni dei componenti della Commissione che hanno affermato che i locali non sono mai stati utilizzati per lo svolgimento di attività di volontariato e protezione civile.

Questo non corrisponde a verità in quanto l'Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo, di cui sono il presidente, ha sempre svolto le attività di protezione civile, quali allerta meteo spesso per delle giornate intere, formazione, antincendio, nell’estate 2014 a Triscina, e supporto logistico al corpo dei Vigili Urbani nelle varie ferie, mercatini, concerti- afferma Morici-  Va detto inoltre, che nel suddetto locale tenevamo tutto il materiale necessario per il pronto intervento alle attività sopra menzionate e di conseguenza ora sono state distribuite in locali di appartenenza dei volontari.

Questo comporta a non essere operativi in breve tempo. Ma nonostante tutti i disagi la nostra associazione continuerà a svolgere le attività di protezione civile con impegno e serietà.” Per la Giva manifesta tutta la sua amarezza il presidente Sillitto che da due anni si è trasferito in Lombardia dove ha continuato svolgere opera di volontariato e che fu tra coloro che cinque anni si sbracciò per rimettere a nuovo quei locali che erano in stato di abbandono.  A parlare con dovizia di particolari è il segretario dell’associazione Vito Sieli: I locali avevano ospitato una sorta di centro accoglienza e primo ricovero per immigrati e ci furono  consegnati in uno stato pietoso.

Noi tutti insieme abbiamo bonificato il sito, abbiamo pitturato i muri e sistemato le porte- afferma Sieli- Pur comprendendo le legittime esigenze dell’amministrazione, non ho difficoltà a dire che siamo stati trattati veramente male dopo che per la città abbiamo fatto veramente tanto. Nei mesi invernali utilizzavamo i locali anche nelle ore notturne per monitorare le allerte meteo e per garantire un pronto ed immediato intervento. Il commissario straordinario, o chi di competenza, avrebbe potuto chiamarci e spiegare le motivazioni ed insieme avremmo trovato una soluzione.

Il commissario è arrivato da pochi mesi, quindi non può conoscere il lavoro che abbiamo svolto e che è registrato con relazioni di servizio, qualcuno lo ha informato con delle informazioni false  e questo ci addolora.”  ( fine seconda parte ) continua...

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