Gibellina. Continua l’azione di supporto da parte del Comune per tutte quelle famiglie che a causa dell’emergenza corona virus si ritrovano in una situazione di difficoltà economica, che non garantisce loro la possibilità di acquistare anche dei semplici beni di prima necessità, quale cibo e farmaci. L’obiettivo è quello di non lasciare nessuno da solo. Per questo motivo l’Amministrazione gibellinese già al di là dei contributi economici stanziati dal Governo, ha finanziato per 6 mila euro il sostegno alle famiglie che versano in difficoltà economica.
Per accedere ai suddetti "buoni spesa" è possibile rivolgersi all'Ufficio Servizi Sociali del Comune, al numero telefonico 0924 985216. In ottemperanza al nuovo decreto emanato il 29 marzo scorso, sulle risorse assegnate al Comune per i buoni spesa da destinare alle famiglie più svantaggiate, pari a 33.467 mila euro, in questo caso l’Amministrazione sta già provvedendo ad individuare i nuclei familiari più esposti ai rischi, dando la priorità a quelle famiglie che non percepiscano già un altro sostegno pubblico.
Una volta fatto ciò verranno assegnati, per nucleo familiare, dei buoni spesa una tantum pari a 250 euro fino a due componenti, 400 euro fino a quattro componenti e 500 euro oltre i quattro componenti. A tal proposito è stato pubblicato sull’albo pretorio la manifestazione di interesse rivolta alle attività di generi alimentari e di prima necessità del territorio, che sono disponibili ad accettare i "buoni spesa" erogati dall'amministrazione. Di seguito i moduli per richiedere i buoni spesa (da parte dei cittadini) e quello invece rivolto alle attività.
domanda assistenza autocertificazione domanda allegato modulo manifestazione interesse ditte per alimenti Il Comune di Gibellina ha aderito inoltre al progetto “Ristorazione solidale”.
Grazie all’iniziativa della Società Cooperativa Sociale Onlus "Serenità" di Salaparuta, in collaborazione con “Fusion” ristorante, pizzeria, braceria di Santa Margherita di Belìce di Giuseppe Viola, circa 25 persone di Gibellina, individuate dall’Ufficio Servizi sociali, riceveranno un pasto caldo al giorno. Il menù preparato quotidianamente verrà consegnato all’interno di vaschette ad hoc, con particolare attenzione alle norme igieniche. Si chiama “Piatto Unico” e consiste in una confezione che contiene o “Un primo” o “Un secondo” o anche “La Pizza”, dipende dalla disponibilità del giorno.
Il servizio è gratuito e gli operatori (dipendenti della Società Cooperativa) svolgeranno il servizio con mascherina e guanti monouso, osservando le dovute precauzioni dettate dal Governo e dalle norme vigenti. Valentina Mirto
