Fabrizio Ferracane e la lezione di Paolo Borsellino su Canale 5. E con Montalbano su Rai 1

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
24 Gennaio 2018 08:10
Fabrizio Ferracane e la lezione di Paolo Borsellino su Canale 5.  E con Montalbano su Rai 1

Dopo il grande successo delle prime due puntate dedicate all’imprenditore Libero Grassi ed al giornalista Mario Francese, domenica prossima la serie della Tao due, denominata Liberi Sognatori, proseguirà con il racconto della giovane vita spezzata di Emanuela Loi, la prima donna a far parte di una scorta, che perse la vita nel terribile attentato di via D’Amelio, che costo la vita al giudice Paolo Borsellino. Ad interpretare il magistrato palermitano è stato chiamato l’attore castelvetranese Fabrizio Ferracane, che dalle prime indiscrezioni, fornirà un ritratto particolare del giudice, con un taglio più intimo e familiare.

A Fabrizio mi lega un sincero affetto maturato tra i banchi del Liceo Scientifico Michele Cipolla e con grande piacere l’ho chiamato per rivolgergli alcune domande, pur preso da mille impegni è stato lieto di dedicare del tempo alla sua Castelvetrano, una città che ama visceralmente e che come tutti i grandi amori spesso gli provoca qualche mal di pancia di troppo per le tante, troppe cose che non funzionano: Fabrizio nel corso degli anni hai interpretato molti personaggi, ma siamo certi che da siciliano che ha vissuto quei drammatici giorni, interpretare Borsellino avrà avuto un sapore particolare? Anche se avessi dovuto fare una sola scena avrei accettato.

Quando il regista Mordini mi propose il ruolo di Paolo Borsellino accettai subito, ben sapendo che la protagonista del film non era Il Giudice ma la poliziotta Emanuela Loi. Abbiamo avuto la possibilità di misurarci con un Borsellino a contatto con i ragazzi della scorta, con la famiglia, diciamo un Borsellino più umano. Sperando non abbiamo tagliato del materiale girato. Il sapore particolare era già avere la possibilità di essere Borsellino, provare a restituire un uomo consapevole di quello che aveva fatto, di quello che aveva scoperto, ma che purtroppo non abbiamo avuto il tempo perché lo hanno tolto all’umanità con molto anticipo.

In vita sappiamo bene che furono tanti gli ostacoli che Borsellino dovette affrontare, a 25 anni dalla morte qual è la lezione più preziosa che hai imparato dall’uomo Borsellino? Ti rispondo dicendo a chi leggerà questa intervista di andarsi a rivedere il discorso di Borsellino alla morte dell’amico Falcone. Quel momento è pieno di umanità e dovremmo tenerlo a mente spesso se non ogni giorno. Fare film sulla mafia, sembra proprio che la Sicilia non possa liberarsi da questo retaggio.

Secondo te è meglio calare un velo d’oblio su certe vicende o parlarne più che si può? E’ assolutamente importante parlarne, sapere, informarsi di tutto, la mia curiosità mi spinge a conoscere e penso che anche la mafia sia oggetto di studio, anche perché la mafia non è solo mafia ma tanto altro, rapporti, umanità, dolore, male, brutalità, e abbiamo il dovere di non dimenticare quello che uomini di un certo calibro hanno fatto perché le cose migliorassero. Sei nato e cresciuto a Castelvetrano ed in Sicilia, poi sei andato via per lavoro, ma sempre più spesso ci torni.

Quali sono le differenze più importanti e i miglioramenti che questa terra ha fatto negli anni? E quali le cose che sono peggiorate? Penso che tutto quello che non va è sotto la vista di tutti, non capisco come non se ne renda conto chi ci governa. Questi uomini hanno il dovere di lavorare per noi, per il popolo per il bene comune, non è possibile che questi uomini pongano loro stessi prima di tutto. A Castelvetrano tante cose non funzionano, mi auguro che le generazioni future facciano il loro bene e non solo, non credo affatto in chi si ripropone nuovamente dopo avere avuto la possibilità e avere fallito.

Gli attori sono spesso scaramantici e non rivelano mai cosa bolle in pentola, ma puoi svelarci a cosa lavorerai nel 2018? Lavorerò per la serie televisiva di Ivan Cotroneo e poi tornerò a teatro con la mia compagnia con l’amico Rino Marino. Dopo una lunga sosta, dovuta al   brutto incidente capitato a Rino, abbiamo ripreso il lavoro e già ad aprile riproporremo il nostro ultimo lavoro, La Malafesta saremo anche a Mazara e Messina.  A Castelvetrano a maggio faremo un evento riproporremo Ferrovecchio il 12 maggio e  la Malafesta il 26 maggio, poi ho in cantiere altri lavori sempre con Rino ed un nuovo lavoro scritto da Michele Santeramo per la regia di Gabriele Russo con cui quest’anno ho fatto il Tito per il Napoli Teatro Festival.

Insomma un vero tour de force per l’attore Fabrizio al quale auguriamo tanta m, il tipico augurio degli uomini di teatro, che però per decenza non possiamo scrivere, all’amico Fabrizio un caldo abbraccio e l’auspicio che la prossima volta che tornerà a Castelvetrano troverà dei segnali incoraggianti per la nostra amata e vituperata città. PS per la foto di scena tratta dal film un sentito grazie a Floriana di Carlo un grazie particolare a Fabrizio per la splendida foto insieme a Luca Zingaretti, che ci ha inviato in esclusiva per Primapagina Castelvetrano.

Segnatevi queste date 12 e 18 febbraio 2018, andranno in onda due nuovi film del Commissario Montalbano, nell’episodio tratto dal racconto Amore,  Fabrizio Ferracane interpreterà un ruolo, non possiamo svelarvi di più,  insieme a Luca Zingaretti, Serena Iansiti e Peppino Mazzotta. Alessandro Quarrato

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