Diffamò l'avvocato Gandolfo sui social, arriva la condanna

A darne notizia l'avvocato Franco Messina soddisfatto per un segnale di giustizia molto importante

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
05 Ottobre 2021 13:00
Diffamò l'avvocato Gandolfo sui social, arriva la condanna

Riceviamo e pubblichiamo dall’avvocato Franco Messina una nota in ordine alla condanna per diffamazione sui social network di un cittadino marsalese che aveva pesantemente attaccato il penalista marsalese Giuseppe Gandolfo.

Egregio Direttore,

desidero comunicare che il processo nei confronti del marsalese Gianluca Rallo, imputato per diffamazione a mezzo stampa innanzi al Tribunale di Marsala in composizione monocratica, si è concluso con una condanna.

Nel 2014, nel corso di una discussione pubblicata sulla pagina Facebook del Movimento 5 stelle “SOS Marsala”, Rallo appellò l’avvocato penalista Giuseppe Gandolfo quale “politicante”, ma non si limitò a questo affermando: “ … se poi si dice che il nonno di Peppe Gandolfo era un mafioso si rischia la denuncia … quindi di cosa stiamo parlando … forse di un avvocato dell’antimafia che fa minacce da mafioso?”.

Il procedimento penale R.G. n. 1481, svoltosi sin dall’anno 2019 innanzi al Giudice dott. Giorgio Lo Verde, ha avuto un approfondimento istruttorio piuttosto attento e laborioso, attraverso l’escussione di testimoni, la dimostrazione che la pagina di Facebook utilizzata per la pubblicazione dello scritto diffamatorio ha raggiunto un notevole numero di persone, la visione in aula di un filmato pubblicato su “you tube” e soprattutto sull’elemento probatorio che nessun nonno dell’avv. Gandolfo abbia mai avuto a che fare con alcuna associazione mafiosa.

E’ stato affermato un principio di salvaguardia e di tutela della reputazione e l’onorabilità della parte offesa costituitasi parte civile attraverso l’opera professionale del sottoscritto.

Compostezza e serietà processuale dimostrano che si dovrà decisamente contrastare un fenomeno fra i più dilaganti su facebook, vetrina pubblica di irriverente maleducazione che troppo spesso tracima nella consumazione di reati che ledono i fondamentali diritti delle parti offese diffamate e vilipese, come nel caso in specie di cui alla sentenza del 4 ottobre 2021.

Questa sentenza di condanna alla multa di 500 euro, al risarcimento dei danni in separata sede civile e alla rifusione delle spese di parte civile, appare come un segnale simbolico importante ispirato a giustizia.

Grazie per l’attenzione. 

Avv. Franco Messina 

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