Convegno gemellato con un Liceo di Palermo, sulle possibili cause del fenomeno della violenza giovanile

Al Polo Liceale di Castelvetrano interessante dibattito coordinato dalla scrittrice Bia Cusumano

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
12 Febbraio 2024 16:04
Convegno gemellato con un Liceo di Palermo, sulle possibili cause del fenomeno della violenza giovanile

Nei giorni scorsi  presso l' Aula Magna " Atria- Impastato" del Polo Liceale di Castelvetrano alla presenza della Dirigente, Dott.ssa Tania Barresi, dell' Assessore alla Cultura e Istruzione Giusy Cavarretta, con il coinvolgimento di tutte le classi terze dei Licei e i rispettivi docenti di lettere, si è svolto un importante Convegno gemellato con un Liceo di Palermo, sulle possibili cause del fenomeno della violenza giovanile. 

I relatori coordinati dalla prof.ssa Cusumano sono stati : il dott. Andrea Giostra, psicologo, criminologo ed editorialista culturale e scrittore, Don Arnaldo Riggi, sacerdote salesiano, educatore e pedagogista e il prof. Emilio Vergani, filosofo, formatore e docente universitario presso la Lumsa Santa Silvia di Palermo.

Il Convegno si è svolto secondo la modalità di un simposio socratico, motivando la partecipazione attiva degli studenti che hanno risposto con grande entusiasmo, intercalando uno Storytelling sul lato oscuro del web, domande, riflessioni, momenti di recitazione e un momento musicale conclusivo. I docenti dei diversi dipartimenti di Lettere hanno lavorato molto con gli alunni dei tre Licei coinvolti, Classico, Scientifico e Liceo delle Scienze Umane.

I ragazzi si sono interrogati sul perché profondo del dilagante fenomeno della violenza adolescenziale visto nella duplice prospettiva di violenza subita e violenza perpetrata e le possibili interconnessioni con lo sgretolarsi dell' autorità genitoriale e i modelli educativi proposti e veicolati da diverse serie TV in cui eroi negativi assurgono ad esempi da seguire esercitando fascino e manipolazione psicologica. Il Convegno ha avuto una grande ricaduta didattica poiché si sono riattraversati gli ultimi trent'anni di vita sociale, culturale, ideologica e pedagogica, con particolare attenzione rivolta al mondo virtuale, subdolo e tossico, perché ospite inquietante della vita ordinaria di ciascuno di noi.

I relatori si sono ritrovati di fronte una platea di studenti appassionati e attenti che hanno inondato gli adulti di legittime richieste di senso per orientarsi in un mondo sempre più difficile e complesso, ambiguo e cinico. Il professore Emilio Vergani, con l' esplicito desiderio di ritornare presso il Polo Liceale di Castelvetrano per incontrare ancora gli studenti così ha dichiarato: 

"Come diceva un grande rabbino, porsi una domanda è un atto dell'intelletto, affrontare un problema invece coinvolge la totalità della persona. Gli studenti ieri mattina hanno posto problemi in modo credibile e sincero. Noi, per parte nostra, abbiamo tentato di esplorare le domande con loro, provando a condividere la nostra esperienza di adulti. È una generazione bellissima, priva di ogni fanatismo (pensiamo a quel che sono stati gli anni di piombo). Si muovono in un territorio inesplorato, nuovo per tutti, non hanno risposte già pronte. E noi possiamo solo cercarle insieme a loro, provando a condividere"

La Preside Tania Barresi e il referente del Liceo delle Scienze Umane, prof. Melchiorre Leggio hanno espresso grande riconoscimento e soddisfazione per un convegno che ha riunito più di 200 alunni insieme a molti docenti, in una intensa mattinata di lavori, conclusasi con le splendide note del testo " La sera dei Miracoli" di Lucio Dalla, perché come ha affermato Don Arnaldo Riggi rivolgendosi ai ragazzi:  "Voi siete il nostro miracolo di Bellezza e da voi, noi vogliamo e dobbiamo ripartire per costruire insieme un mondo migliore." Il Dott.

Andrea Giostra ha deciso di trascrivere gli atti del convegno avendo avuto l' approvazione della Dirigente Barresi per potere realizzare un saggio- studio su quanto affrontato e sviscerato insieme ai ragazzi, affinché il testo possa essere un utile strumento di formazione per gli adulti impegnati nella difficile attività di educatori di adolescenti che oggi più che mai sentono il profondo bisogno di avere radici salde ma di non sentirsi castrare le ali per affrontare in modo autonomo e sano la vita di adulti.

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