Io e Castelvetrano, una lettrice palermitana che si è innamorata ed ha scelto di viverci

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
27 Gennaio 2018 08:21
Io e Castelvetrano, una lettrice palermitana che si è innamorata ed ha scelto di viverci

Castelvetrano di problemi ne ha tanti, direi a bizzeffe, gli ultimi servizi televisivi hanno contribuito ancora di più ad acuire uno strano sentimento generalizzato, più che rafforzare l’orgoglio di appartenenza si assiste ormai ad un continuo tutti contro tutti, i buoni contro i cattivi, gli onesti contro gli omertosi, i pro-legalità ed i contro-legalità. A volte viene davvero voglia di mollare, quasi come se non ci fosse ne speranza, ne possibilità di redenzione, poi per fortuna apri la casella della posta e trovi una lettera che ti riconcilia con il mondo, una palermitana che si è innamorata della nostra città, nonostante i mille difetti e le cose che non vanno.

Perché ad amare quando le cose vanno bene siamo bravi tutti, ma il vero amore è quello che si esprime nelle difficoltà. Grazie Rossella e buon tempo di vita da un castelvetranese innamorato (a.q.) Ciao a tutti sono Rossella, vivo a Castelvetrano da tre anni e mezzo e tutti mi chiedono sempre come mi trovo, come vivo a  Castelvetrano, solo una volta mi hanno fatto la domanda giusta ,come VIVO Castelvetrano. SI è la domanda giusta, una persona un animale una città bisogna viverla per amarla.

Sono arrivata qui per amore, perché il mio compagno vive qui, sono la mamma di due splendidi bambini e ricominciare in una piccola città come Castelvetrano è stato più facile di quanto pensassi. Molti mi dicono che sono matta a vivere qui, che da Palermo sono arrivata qui dove si pensi non ci sia nulla, vi sbagliate. Io amo scendere per strada in auto e non trovare traffico e in 5 minuti essere dove voglio essere, adoro arrivare al mare in 10 minuti e trovare la spiaggia tutta per me. Ma voi non avete idea di cosa   significa restare imbottigliata nel traffico per ore e non riuscire a viversi la giornata.

Qui tutto scorre più lentamente e tutto ti appare in maniera diversa. Hai il tempo per apprezzare tutto quello che ti circonda solo che forse spesso non ci ferma abbastanza. Io ho imparato ad amare Castelvetrano, i suoi posti, le sue campagne piene di ulivi. Ho raccolto le olive, ho riso come una matta e ho imparato tanto qui in tre anni che 40 a Palermo. Sarà sicuramente anche grazie al mio modo di essere, ma qui ho trovato delle persone magnifiche,  che mi hanno fatta sentire subito a casa.

Qui ho scoperto che il caffè è un rito, al bar o a casa con le amiche è d’obbligo, il mio miglior caffè? Al bar da Nicola il migliore che abbia mai bevuto. Dove vai vai la gente ti scommette, e non per essere “n’trisichente”(come dite qui) ma per essere davvero cordiale. Ridono tutti un po’ per il mio accento palermitano e rido anch’io quando invece sento i miei e dicono che oramai ho l’accento castelvetranese. La parola più divertente e strana che ho imparato è “TRUBBERI” che non riesco a collegare con la tovaglia da tavolo e ogni volta che la sento rido.

Ho imparato qui il culto dei morti, il rispetto profondo per chi non c’è più e il senso della famiglia, davvero radicato tra la gente di Castelvetrano, valori che si vanno perdendo, ma che io voglio trasmettere ai miei figli. Certo starete dicendo ma questa è matta non vede i problemi della nostra città? Certo che li vedo, però so che qui si potranno risolvere, credetemi gli stessi problemi ci sono anche a Palermo ma lì per risolverli non c’è né il tempo e neanche le persone giuste. Vorrei restare qui per sempre, invecchiare qui, e veder fiorire questa città ogni giorno di più.

Sono arrivata qui per amore, nel frattempo mi sono innamorata di Castelvetrano. Rossella Messina

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