Castelvetrano, illustri studiosi per il convegno su Giovanni Gentile

A San Domenico si è parlato di " Cento anni di scuola dalla Riforma ad oggi"

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
07 Febbraio 2023 14:00
Castelvetrano, illustri studiosi per il convegno su Giovanni Gentile

Si è svolta venerdì 3 febbraio, nella Chiesa di San Domenico, la Giornata di studi su "Giovanni Gentile. Cento anni di scuola dalla Riforma ad oggi", organizzata dal Rotary Club Castelvetrano Valle del Belice in sinergia con la Società Dante Alighieri Castelvetrano e il Rotary Club Trapani, sotto il patrocinio dell'Arcipretura di Castelvetrano. Ad aprire i lavori è stato il dott. Pietro Nastasi, presidente in carica del Rotary Castelvetrano, che ha voluto sottolineare l'urgenza da cui è nata l'iniziativa, quella di non lasciar scivolare nel silenzio la ricorrenza dei cento anni della Riforma gentiliana per l'importanza che essa ha avuto sull'istruzione italiana. Aspetto rimarcato dall'avv. Gaspare Panfalone, presidente del Rotary Trapani, club che si era fatto a sua volta promotore di analoga iniziativa presso il Liceo "Fardella - Ximenes", lo scorso 25 niovembre, alla presenza del prof. Diego Fusaro, noto saggista e opinionista. 

Sono seguiti gli interventi di saluto da parte delle autorità ecclesiastiche e civili: don Giuseppe I. Undari, Arciprete di Castelvetrano, ha ricordato l'importanza di Gentile filosofo e pedagogista, riprendendo anche alcune pagine dei suoi scritti; il vicesindaco Filippo Foscari, in rappresentanza della Civica Amministrazione, ha espresso il suo ringraziamento agli organizzatori, ribadendo l'importanza per la città di riscoprire la propria identità attraverso i suoi uomini illustri, specie in un momento in cui se ne parla per fatti legati alla criminalità organizzata.

Si è dato ampio spazio quindi, con il coordinamento scientifico del prof. Rosario M. Atria,  docente di Letteratura italiana e presidente della Società Dante Alighieri, alle relazioni tematiche di tre eminenti studiosi del pensiero di Gentile e della storia culturale dell'Italia fra Otto e Novecento, i prof.ri Giovanni Tessitore, Pasquale Hamel e Franco Lo Piparo.Tessitore, già associato di Sociologia del diritto e autore di numerosi volumi in ambito storico, giuridico e politologico, ha evidenziato la necessità di inquadrare la Riforma nel contesto culturale entro cui è maturata, rimarcando come sia errato considerarla un provvedimento di regime.

Hamel, storico e saggista, ha delineato i principi ispiratori e gli aspetti fondamentali della Riforma, dalla libertà di insegnamento come diritto-dovere di attuare, per mezzo dell’educazione pubblica, un principio statuale assoluto alla definizione della scuola quale istituzione attraverso cui realizzare un’intensa opera di alfabetizzazione popolare. In ultimo Lo Piparo, già ordinario di Filosofia del linguaggio e dal 2018 professore emerito dell'Università di Palermo, muovendo da alcune interessanti tesi esposte da Umberto Eco nel saggio "Il fascismo eterno", ha ragionato sulle contraddizioni del regime instaurato da Mussolini, da intendersi come "totalitarismo fuzzy", e ha poi ricordato, a proposito della Riforma, come un presupposto fondamentale dell'operazione di riordino promossa da Gentile fosse la preminenza degli studi umanistici su quelli scientifici e tecnici, secondo un'impostazione di pensiero che faceva dei primi la base e il fulcro per la formazione e selezione della classe dirigente.

Nella foto, da sinistra a destra: 

Giovanni Tessitore, Rosario M. Atria, Pasquale Hamel, Franco Lo Piparo, Pietro Nastasi, Gaspare Panfalone

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