Un uomo di 53 anni, abitante nel Comune lylibetano, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Marsala con l’accusa di danneggiamento seguito da incendio, reato commesso in danno della casa adibita a dimora della cugina, giudicata dal reo causa dei suoi fallimenti finanziari.
Le indagini scaturiscono a seguito dell’episodio criminoso verificatosi nel pomeriggio del 16 luglio scorso, presso una abitazione privata ubicata in una rinomata Contrada della Città di Marsala, zona nord.
Nonostante l’immediato intervento dei Vigili del Fuoco che avevano provveduto a domare le fiamme, l’abitazione risultava gravemente danneggiata dal fuoco divampato. Gli operatori del locale Commissariato di P.S, prontamente intervenuti sul posto constatavano che all’interno del vano soggiorno, erano presenti due bottiglie di vetro da cui promanava un forte odore di benzina, che presentavano al loro interno degli stracci impregnati di comburente (alla stregua di due bombe “molotov” artigianali).
Dalla visione dei filmati delle telecamere di pubblica videosorveglianza, poste nelle vicinanze dell’abitazione coinvolta, si denotava un soggetto, dapprima, armeggiare con fare sospetto con materiali riconducibili ad elementi di innesco e combustione, e successivamente dirigersi in maniera risoluta verso l’immobile di proprietà della persona offesa, luogo dal quale, tutto d’un tratto, sprigionavano le fiamme e si elevava una corposa nube di fumo di nero.
Dalla ulteriore visione dei filmati, gli investigatori del locale Commissariato hanno potuto rilevare, inoltre, l’attimo in cui il presunto criminale si liberava dei mezzi utili al compimento del delitto incendiario – in particolare, abbandonando in loco una fustino contenente presumibile carburante - ed allontanarsi a bordo di un’autovettura.
Dalle dichiarazioni della vittima emergevano considerevoli sospetti nei confronti di un cugino della p.o., con il quale i rapporti si erano deteriorati, a seguito di un infruttuoso accordo di collaborazione commerciale/imprenditoriale, tanto che lo stesso aveva accusato la vittima di aver cagionato il fallimentare progetto societario. Inoltre, la p.o. riferiva che il cugino era solito condurre un veicolo avente le medesime caratteristiche di quello catturato dalle telecamere comunali che avevano immortalato i fatti.
Ottenuti gli elementi essenziali per addivenire all’identificazione del piromane, gli investigatori della Polizia di Marsala hanno, immediatamente avviato le ricerche del soggetto, e grazie all’analisi delle ulteriori immagini estrapolate dagli impianti di videosorveglianza presenti in quei luoghi, ai più approfonditi sopralluoghi effettuati sul luogo dell’incendio ed all’analisi dei dati relativi alla autovettura utilizzata dal reo, sono riusciti ad identificare in maniera inequivoca ed in brevissimo tempo il responsabile.
L’uomo un cittadino residente a Marsala, dalla particolare attitudine a delinquere, risultava già gravato da plurimi pregiudizi di polizia per i delitti di prostituzione minorile e guida sotto l’influenza dell’alcool.
Gli elementi investigativi sopra descritti convergevano poi nella successiva attività d’indagine diretta dalla Procura di Marsala, sotto il cui coordinamento gli uomini del locale Commissariato davano esecuzione ad un decreto di perquisizione locale e personale delegata presso la casa dell’indagato, ove venivano rinvenuti all’interno del garage/magazzino gli indumenti indossati dall’uomo durante il compiemnto dell’atto criminoso; nonché, veniva individuata nel possesso del medesimo autore del delitto l’autovettura immortalata dalle telecamere con la quale il soggetto si era allontanato, abbandonando la scena del crimine.
Alla luce delle risultanze ottenute, l’uomo veniva pertanto denunciato all’Autorità Giudiziaria per le condotte delittuose sopra riportate.
questura di trapani
comunicato stampa