Alunne dell’I.C. “Capuana Pardo” premiate al Concorso letterario Mario Pannunzio

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
26 Novembre 2017 12:41
Alunne dell’I.C. “Capuana Pardo” premiate al Concorso letterario Mario Pannunzio

Ancora un prestigioso riconoscimento all’I.C. Capuana – Pardo arriva dal “Premio letterario Mario Pannunzio” giunto alla sua XXXIX Edizione,un’importante competizione che prende il nome dal giornalista e politico Mario Pannunzio al quale, dal 1968 anno della sua morte, è stato intitolato un Centro culturale di grande interesse. Ogni anno, dal 1982, il Centro conferisce il“Premio Pannunzio”a personalità italiane della cultura, del giornalismo e dell’arte che “si siano distinte per il loro spirito libero”.

Tra i nomi di spicco ritroviamo Piero e Alberto Angela, Giorgio Bocca, Antonino Zichichi, Allegra Agnelli, Indro Montanelli, Stefano Zecchi e Dacia Maraini per il 2017, solo per citarne alcuni. Il Centro promuove inoltre Concorsi Letterari per dare spazio ed opportunità a poeti e scrittori emergenti ed esordienti a cui possono accedere giovani fino ai 20 anni, dove sono previste sezioni a tema. Ed è proprio nella Categoria Giovani che si sono distinte due promettenti allieve castelvetranesi della Scuola Secondaria di 1° grado “Gennaro Pardo”, dell’I.C.

Capuana – Pardo. Aurora Caime e Lucia Romano, rispettivamente Primo e Terzo posto Categoria Giovani, nel ringraziare all’unisono il Centro Studi Pannunzio per l’opportunità concessa loro, la Preside Prof.ssa Anna Vania Stallone che promuove instancabilmente iniziative volte ad innalzare la qualità culturale di ciascuno e della scuola tutta, e la Prof.ssa Laura Vittoria Santangelo che con serietà e professionalità segue la crescita intellettuale e personale degli allievi, si dicono onorate e felici di aver avuto un così prestigio riconoscimento.  “Nel mio racconto L’eroe che non ti aspetti, - dice Aurora Caime - ho voluto parlare di “diversità”.

Tutti a nostro modo siamo unici, tutti abbiamo i nostri punti di forza e i nostri punti di debolezza; a volte ci sentiamo attaccati, delusi, criticati e cerchiamo di omologarci per sentirci accettati ma non bisogna dimenticare che la diversità è una ricchezza. Il protagonista del mio racconto è un ragazzo non accettato e sottovalutato per un suo problema fisico, problema che non ha rappresentato un limite per la sua forza interiore e la sua intelligenza che gli hanno permesso di superare molti ostacoli e portare in salvo la sorella”.

“Il mio racconto Un viaggio speciale parla di una ragazza italiana, Sara, che intraprende un viaggio d’intercultura in Inghilterra - dice Laura Romano - lì conoscerà Justin, un ragazzo inglese, dai modi gentili ed eleganti, che la conquisterà. Grazie a lui, si sentirà finalmente libera e riuscirà a trovare sé stessa, dopo aver avuto un ragazzo che l’aveva sempre oppressa, quasi soffocata, che la faceva sentire inutile. Amo raccontare delle storie - continua Laura - trasmettere agli altri ciò che penso attraverso la scrittura; tutto questo lo trovo molto terapeutico per me”. Alla cerimonia di premiazione, che conferisce le tradizionali medaglie dei Dioscuri del Palazzo Reale di Torino, appositamente coniate per il Premio ed un Diploma di Merito, sabato 25 novembre presso il Collegio di San Giuseppe a Torino, sono state accompagnate dalla Prof.ssa Santangelo, visibilmente emozionata ed appagata dall’obiettivo meritatamente raggiunto dalle alunne.

Tra le motivazioni del Premio l’originalità del lavoro delle giovani autrici e l’apprezzabile padronanza narrativa: ad entrambe l’augurio di continuare con successo sulla strada della scrittura. Anche la Dirigente, Prof.ssa Stallone, si dice “Orgogliosa degli studenti e dei docenti che, con impegno e professionalità, si spendono nelle competizioni a livello nazionale ed internazionale la cui rilevanza è riconosciuta anche all’estero, come in questo caso.

Il Premio è un grande riconoscimento che l’Istituto riceve dal prestigioso Centro Pannunzio che fa della cultura e della libera opinione la sua bandiera”. Anche stavolta ne sarebbe stato orgoglioso Mario Pannunzio, paladino dell’individualismo liberale e riformatore, uomo di cultura aperta e poliedrica, sapiente e competente intellettuale pragmatico qual era. E noi con lui.

Comunicato Stampa  IC “Capuana Pardo” Anna Maria Di Giuseppe 

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