Al tempo del Corona Virus la lettera di una giovane medico castelvetranese che lotta nella zona rossa

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
09 Marzo 2020 09:25
Al tempo del Corona Virus la lettera di una giovane medico castelvetranese che lotta nella zona rossa

Simona Costa è un giovane medico castelvetranese, specializzando in anestesia e rianimazione presso l'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, ieri ha scritto uno sfogo che è allo stesso tempo un appello al buon senso ed al senso di responsabilità che ognuno di noi dovrebbe avere. Certi valori non sono negoziabili e questa giovane donna con questa lettera ce lo ricorda:   Siete stati i primi a scappare dal Sud in cerca di un posto in una università a numero chiuso, di un posto di lavoro, un posto per vivere e cercare fortuna.

Siete stati i primi a denigrare il Sud elogiando il Nord,facendone confronti ora veri, ora inventati ed enfatizzati da tanta ignoranza. Ah il Nord quante possibilità ti dà che il Sud ti nega. Ah questo mito del Nord. Siete stati i primi che dopo soli 3 giorni di permanenza al Nord avete preteso di prenderne l' accento, in realtà scimmiottando uno slang che non vi appartiene e facendo ridere i più. Siete stati i primi "no, al Sud che ci torno a fare? Qui é tutto diverso, qui tutto funziona.

È un altro mondo". E ieri? Ieri sera cosa è successo signori? Ieri sera tutto a un tratto il mondo si è capovolto e quel Sud dove siete nati e cresciuti (male, per carità... siete cresciuti male ma quella mica è colpa del Sud, è colpa della natura che con voi non è stata benevola) ma che avete tanto rinnegato e criticato, è diventata terra d'oro? Terra ambita? Non avete perso occasione (per l'ennesima volta) di dimostrare la vostra pochezza, ignoranza, strafottenza, irrazionalità, il vostro assurdo menefreghismo.

Da una parte non avete perso tempo ad abbandonare una terra che vi ha accolto, vi ha dato da studiare, da lavorare, da vivere, da divertirvi. Vi ha anche, magari, dato la possibilità di realizzarvi nella vita. E l'avete abbandonata così, alla prima occasione di paura, lasciandola in balia del nulla e, certamente, non facendole del bene sociologicamente, psicologicamente ed economicamente. Dall'altra parte in balia della vostra irrazionale ignoranza, in barba a direttive ministeriali e del BUON SENSO (che NON AVETE) presi dal panico siete stati pronti ad assaltare stazioni, treni, e tornare a casina.

Siete stati ammassati tra di voi offrendo un OTTIMO modo di diffusione al virus. E siete tornati al Sud dove, ancora, la situazione provava ad esser sotto controllo. Siete tornati in quelle terre che avete tanto denigrato per? Per cosa? No fatemi capire perchè per colpa del vostro comportamento stupido e irrazionale il vostro Sud non vi potrà dare riparo ed un porto sicuro. Perchè siete stati proprio voi a sancirne il disastro. Tra una settimana quando (Dio solo sa quanto spero di sbagliarmi) cominceremo a sentire del moltiplicarsi dei casi al Sud dove vi riparerete? Dove scapperete? Cosa farete se saranno i vostri nonni, genitori, o cari a necessitare di UN POSTO in Terapia Intensiva che NON C'È? Cosa farete, metterete a soqquadro il PS e aggredirete il personale sanitario? Cosa direte "che schifo sto Sud, qua si muore"? Carissimi idioti, a quel punto sarete stati voi a decretarne la fine, il collasso, lo sbaraglio.

E da poveri idioti ignoranti che siete, non saprete neanche che non si muore solo al Sud. Si muore in tutta Italia e la maggiore colpa è la vostra. La vostra che avete messo alle stregue il Sistema Sanitario Nazionale per la stupida e irrazionale paura di non poter stare per 15 gg (ma anche 30 Dio santo) a casa, limitando la vita sociale (e comunque ho capito che dopo il corona virus non ci sarà mai più una assenza dal posto di lavoro visto lo schifo che gli italiani provano nello stare a casa, giusto?).

Non se avete una coscienza (ma sulla scia della mancanza di cervello credo vi manchi anche quella), ma se per caso la doveste avere, spero che un giorno siate pronti a fare i conti con questa. Ps- e prima che a qualcuno venga in mente di accusarmi di razzismo. Sono TERRONA. In particolare sono una SICILIANA, fiera di esserlo. Una siciliana che a 18 anni, é vero, è andata via per un posto a numero chiuso all'università e da lì ancora più in alto per uno in specialità. Sono una siciliana fiera di esserlo e TANTO nostalgica.

Della mia terra, della mia casa, della mia famiglia. Sono una siciliana amante della propria terra e pronta a tornarci alla prima occasione possibile; anche in futuro se ce ne sarà possibilità. Ma, nonostante nostalgia e mancanze, sono una siciliana al Nord che ringrazia quest'ultimo per ció che le ha dato e le ha permesso di essere. E sì, per lavoro io non posso scappare (laddove avessi voluto...... FOLLIA) ma io con la mia coscienza ed il mio senso civico ci faccio i conti. Ed il biglietto A/R di mia mamma che tra una settimana sarebbe venuta a trovarmi per stare un po' con me dopo 3 mesi che non la vedo, LO BUTTO NEL CESSO.

Mia mamma, la mia famiglia, la mia terra ed il senso civico prima di tutto. Simona Costa  

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