Avevo espresso una certa soddisfazione per quanto concerne la pulizia di Selinunte, ahimè, non è così, è bastato percorrere qualche tratto delle vie interne per rendermi conto di quanta inciviltà sussista ma anche di quanto non si operi in maniera adeguata. A fronte di chi ha fatto del lamento infruttifero quasi una ragione di vita, vi è pure chi, senza attendere cadesse la manna dal cielo si è rimboccato le maniche (sempre e troppo pochi) ed ha iniziato a dare decoro al borgo. "Solo" una cinquantina i sacchi di spazzatura raccolti tra erbacce e rifiuti di ogni genere.
Se poche persone sono riuscite a ripulire una buona parte del borgo, non è vero che se ognuno facesse la sua parte non ci sarebbe bisogno di lamentarsi della sporcizia, dei rifiuti, delle cacchine dei cani e via discorrendo? La cosa più odiosa è vedere chi getta mozziconi di sigaretta in terra come fosse la cosa più normale di questo mondo (e lo dico da fumatrice indignata): anche questo contribuisce al sudiciume. Certo mancano adeguati contenitori e posa ceneri (credo però che chi amministra possa anche considerare l'ipotesi di un futuro acquisto) ma non è poi così difficile spegnere il mozzicone e tenerlo fintanto che non capita di trovare un contenitore apposito (si può anche portare a casa), tra l'altro fa proprio pirla e non di certo figo.
Non è vero che a questo punto è "l'olio di gomito che manca"? Non è vero che chi si riempie la bocca di "facciamo, faremo, vediamo e vedremo" poi non c'è mai in campo a lavorare? E siccome, ritengo giusto si sappia chi ha lavorato anche per i fancazzisti ne faccio i nomi: lo staff del ristorante Pierrot e quello della Baffo's Family, altri non ne ho visti. Elena Manzini
