Nelle scorse ore abbiamo appreso - attraverso il sito web del Giornale di Sicilia- che la pellicola "Iddu - L’ultimo padrino" dei registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, e che uscirà in anteprima (con ospiti attori e e registi) ai primi di ottobre nelle sale cinematografiche di tutta Italia non sarà invece proiettato a Castelvetrano, la città natale del superlatitante e ove sepolto dal 27 settembre dello scorso nella cappella di famiglia. Il "Niet" alla proiezione sarebbe arrivato direttamente dalla proprietà del cinema "Marconi", l'unica sala cinematografica in Città, che è la famiglia dell’ex sindaco Antonino Vaccarino che venne arrestato e condannato per traffico di droga, morto tre anni fa a causa di complicazioni dovute al covid-19.
L'attuale gestore della sala, il figlio Salvatore, avrebbe fatto sapere di non esser interessato ad aprire l’anteprima a Castelvetrano e sia a proiettare un film che come lui stesso avrebbe detto "non interessa, non mi riguarda". La notizia, che certamente desta scalpore e che alimenta la polemica relativamente al silenzio dei cittadini di fronte alle vicende legate alla trentennale latitanza di "u siccu", è arrivata anche al primo cittadino di Castelvetrano Giovanni Lentini, tra l'altro eletto da pochi mesi.
Lentini avrebbe assicurato l'impegno a convincere i gestori del "Cinema Marconi" per dare la possibilità a tutti di poter vedere il film. La pellicola, prodotta da Indigo Film, Rai Cinema e Les Films du Losange e con attori protagonisti Elio Germano, Toni Servillo, Barbora Bobulova e Antonia Truppo, narra in chiave originale, in parte anche grottesca, con una sottile (ma non troppo) ironia, un periodo della latitanza di Matteo Messina Denaro catturato il 16 gennaio dello scorso anno e deceduto, a causa di un tumore, il 25 settembre L'Aquila ove era detenuto.
Nel film (in foto una scena con Servillo e Germano) si fa chiaro riferimento al sistema dei "pizzini" con i quali il latitante comunicava con i suoi affiliati e la famiglia e alla misteriosa vicenda della corrispondenza nei primi anni del 2000 fra "Alessio" (nome che utilizza lo stesso MMD) e lo stesso ex sindaco Vaccarino, che utilizzava l'alias Svetonio.