Una studentessa del Liceo Cipolla formula una proposta di Legge

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
08 Novembre 2019 10:05
Una studentessa del Liceo Cipolla formula una proposta di Legge

Per valorizzare gli studenti eccellenti è indispensabile che le scuole sappiano coinvolgere i propri studenti in percorsi di studio di elevata qualità ed offrire loro occasioni per approfondire la preparazione individuale e il confronto con altre realtà scolastiche, nazionali,  internazionali e non solo. Questo è ciò che il nostro Istituto, l’I.I.S. Cipolla Pantaleo Gentile si propone, grazie anche  alla collaborazione con associazioni ed Organismi diversi, quale l’Associazione Diplomatici.

E’ proprio grazie a quest’ultima che  è stato possibile permettere esperienze di   qualità ai nostri allievi. Una di queste esperienze di alto valore formativo è stata vissuta da un’alunna frequentante il  V anno del liceo linguistico dell’Istituto Gentile che a fine ottobre ha partecipato alla simulazione dei lavori di commissione presso il Parlamento Italiano in veste di giovane Parlamentare. La nostra Manuela Accardi, questo il nome della nostra brillante allieva, non è nuova a queste esperienze.

Già lo scorso anno ha  partecipato presso gli Emirati Arabi al CWMUN Emirates (Change the world - Model United Nations),  con la possibilità di calarsi nei panni di delegato delle Nazioni Unite, rappresentando un paese straniero e lavorando fianco a fianco con giovani provenienti da tutto il mondo. Queste le considerazioni di Manuela sulla sua esperienza insieme alla proposta di legge formulata dai giovani parlamentari: Non è la prima volta che decido di affidarmi alla competenza e all’affidabilità di Associazione Diplomatici per prendere parte ad esperienze performanti e altamente formative.

L’anno scorso ho deciso di partecipare al CWMUN Emirates (Change the world - Model United Nations), che ritengo una delle esperienze più belle della mia vita; per un’intera settimana ho avuto la possibilità di calarmi nei panni di delegato delle Nazioni Unite, rappresentando un paese straniero e lavorando a fianco di abilissimi colleghi provenienti da tutto il mondo. Senza dubbio quest’esperienza oltre ad aver arricchito enormemente il mio bagaglio culturale e linguistico, ha destato in me la curiosità di provare anche qualcosa relativo al funzionamento del nostro governo, della nostra politica; per questo motivo ho scelto il progetto Democracy, promosso da Associazione diplomatici in collaborazione con Future Leader Society.

Tale iniziativa permette a circa 500 studenti provenienti da tutte le regioni d’Italia l’irripetibile opportunità di partecipare ad una realistica simulazione dei lavori del Parlamento Italiano, in veste di parlamentari, elaborando e votando una determinata proposta di legge, frutto del lavoro di un valido corso di formazione pre-partenza, di quattro lunghe giornate di lavori di commissione e di notti insonni. Quest’anno il tema da dibattere era la Green Economy, argomento estremamente intrigante in quanto oggigiorno risulta essere sempre più necessaria una economia sostenibile, ma spesso non è compatibile con le modalità e i costi che essa comporta.

Che la si guardi da lontano, nei cambiamenti dell’economia globalizzata, o da dentro i settori produttivi, l’Italia è uno dei paesi che più avrebbe da guadagnare a intraprendere la strada della green economy. Eppure, continua a prevalere nel dibattito politico e pubblico l’idea che sia più una suggestione, un tema di cui discutere, piuttosto che una concreta possibilità che il paese ha per migliorarsi. Del resto, quando si deve decidere delle scelte che potrebbero permettere all’Italia di puntare sul serio su quel mix di innovazione, sostenibilità, bellezza che può diventare la nostra visione del futuro, queste o non esistono nell’agenda delle politiche nazionali e regionali o sono una, tra le tante, opzioni in campo.

Il mondo è cambiato; si può dare la colpa all’Europa, alle banche o alla crisi, qualcuno potrà mettere in luce aspetti sociologici o generazionali, ma se l’Italia oggi ha una reale possibilità di trovare una propria bussola nella globalizzazione è proprio valorizzando quelle risorse, vocazioni e talenti che tutto il mondo ci invidia e utilizzando la chiave del clima come opportunità per permettere a famiglie e imprese di ridurre consumi energetici e importazioni di combustibili fossili.

Occorre essere consapevoli del cambiamento radicale che questa prospettiva comporta, che sta innanzitutto nel ruolo nuovo che vengono ad assumere il territorio e il lavoro. Serve più lavoro formato e qualificato , più manutenzione e cura del territorio, più ricerca su prodotti e processi produttivi. È questa oggi la sfida che il nostro paese ha di fronte, offrire una prospettiva per investimenti in interventi che hanno bisogno soprattutto di certezze, di trasparenza  delle procedure, di legalità.

È in momenti come questi che ci si rende conto quanto sia difficile il ruolo del politico nel nuovo millennio, nel garantire innovazione ed efficienza rispettando costi e sostenibilità; insieme ai ragazzi del mio gruppo abbiamo lavorato incessantemente per trovare l’equilibrio perfetto nella nostra proposta di legge, tra idee, coperture finanziarie reali e tempi di realizzazione. Tornando alla struttura del progetto, il momento culminante, nonché più atteso è rappresentato dalle procedure di voto, con contestuale discussione e cerimonia conclusiva che si svolgono all’interno delle aule di Palazzo Montecitorio alla presenza di eminenti esponenti del panorama politico italiano come Mara Carfagna, l’Onorevole Miceli e il ministro D’Inca.

Il confronto tra argomentazioni e soluzioni diverse e, nel contempo il rispetto dell’opinione altrui, rappresentano il concetto fondamentale su cui si basa il progetto. Democracy aiuta ad “essere tollerante”, aiuta a comprendere punti di vista differenti e spesso antitetici con il nostro. Posso dire di aver vissuto cinque giornate fantastiche, indimenticabili, semplicemente uniche. Uniche come le persone che ho conosciuto e con cui ho collaborato, con gran parte delle quali sono tuttora in contatto e che mi auguro vivamente di rincontrare in un futuro ambiente lavorativo.

Per chi partecipa a Democracy sono previsti anche dei riconoscimenti; nell’ultima giornata infatti, si consegnano dei premi, frutto della riconoscenza da parte del tavolo di presidenza, dell’operato di ciascun onorevole. Per mia fortuna e grazie all’impegno profuso ne ho portato a casa qualcuno. Il mio gruppo parlamentare ha ricevuto il premio come “miglior gruppo parlamentare” e “miglior proposta di legge” della categoria scuole. Quest’ultimo è stato inoltre accompagnato dal premio per antonomasia ossia la “menzione d’onore” attribuita in maniera individuale agli onorevoli che si sono particolarmente distinti per il loro operato.

Comunicato Stampa

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