Progetto “Innovittica”, come trasformare il granchio blu da criticità in risorsa e valore

Progetto Innovittica e Blu Ocean insieme per la realizzazione di prodotti alimentari innovativi a base di granchio blu

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
17 Ottobre 2023 08:07
Progetto “Innovittica”, come trasformare il granchio blu da criticità in risorsa e valore

“La valorizzazione e la capitalizzazione della risorsa granchio blu”. E’ questo uno degli obiettivi delprogetto “Innovittica” (a titolarità del Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, finanziato dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca 2014-2020, misura 1.26), frutto di un partenariato tra l’Istituto di Biologia Marina del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani (capofila), l'Università di Messina - Dipartimento di Scienze Veterinarie, il Distretto della pesca e Crescita Blu-Co.S.Va.P., il Centro di Competenza Distrettuale e Medicair Industries.

Il progetto, avviato nel 2022, ha contribuito alla crescita e all’aumento della competitività del settore della trasformazione dei prodotti della filiera ittica siciliana. Un lavoro intenso che ha consentito di ottenere numerosi risultati, con una equipe scientifica coordinata dal dott. Andrea Santulli, la prof.ssa Concetta M. Messina dell’Università di Palermo, le ricercatrici dell’Istituto di Biologia Marina del Consorzio Universitario, le dott.sse Rosaria Arena Simona Manuguerra, Eleonora Curcuraci e Laura La Barbera.

Nell’ambito del progetto “Innovittica”, il gruppo di ricerca in collaborazione con i tecnologi di Blu Ocean srl di Casteldaccia, azienda leader nel settore dell’industria della trasformazione ittica, ha raccolto una sfida impegnativa che, oltre all’atteso risvolto economico per il settore industriale, potrà avere anche una significativa ricaduta sulla sostenibilità ambientale dell’uso delle risorse ittiche. La sfida riguarda l’utilizzazione nell’industria della trasformazione ittica siciliana del granchio blu, Callinectes sapidus, specie invasiva che sta infestando i mari italiani, con danni notevoli alle risorse alieutiche.

In Mediterraneo, esistono già numerosi esempi di adattamento delle produzioni ittiche a questa nuova risorsa. Tra questi spicca l’esperienza della Tunisia che, nel 2021, ha esportato circa 7.600 t di granchio blu per un controvalore di 24 milioni di dollari, con un trend di crescita positivo, dimostrando come da una minaccia per l’ecosistema è possibile generare economia ed opportunità di lavoro. In Sicilia il problema granchio blu è stato già affrontato nell’ambito del progetto “Bleu Adapt”, finanziato dal programma transfrontaliero ENI CT Italia-Tunisia 2014-2020, al quale ha partecipato anche il Co.S.Va.P., partner del progetto Innovittica.

“Bleu Adapt” ha indicato la strada per l’uso sostenibile di questa risorsa, già intrapresa in maniera altamente produttiva dalla Tunisia. Nell’ambito delle attività del “Living Lab Smart”, la prof.ssa Messina (Università di Palermo) ricorda che “grazie alla collaborazione tra Progetto Innovittica e Blu Ocean, è stato avviato un percorso di co-creazione con la realizzazione di prodotti alimentari innovativi a base di granchio blu, con una forte connotazione territoriale derivante dalla sapienza dei tecnici della Blu Ocean che hanno partecipato alla loro preparazione”.

Tra i nuovi prodotti sono stati realizzati sughi freschi e pastorizzati, polpette e hamburger a base di polpa di granchio. “A completamento del percorso di co-creazione -aggiunge la prof.ssa Messina- è prevista una fase di valutazione sensoriale e consumer test, effettuata nel Laboratorio per consumer test dei prodotti della filiera ittica siciliana realizzato dal Progetto Innovittica presso la Cantina Terre di Giafar di Paceco).

Antonio Lo Coco, di Blu Ocean, conferma l’impegno dell’azienda a supporto dello sviluppo della competitività e della sostenibilità dell’industria della trasformazione ittica siciliane e ricorda che “la collaborazione con Innovittica non si esaurirà con la chiusura del progetto. Il percorso di co-creazione di innovazione continuerà, con l’obiettivo di mettere a punto un processo di estrazione meccanica, della polpa al fine di ottimizzare le rese, i tempi ed i costi di lavorazione per rendere i prodotti ottenuti più competitivi.

Infine, nello spirito dei principi dell’economia circolare, gli scarti di lavorazione verranno utilizzati per l’estrazione delle molecole bioattive per applicazioni nel campo della nutraceutica e della cosmeceutica e, alla fine del ciclo, per la produzione di compost”. “Questa storia di successo -afferma il dott. Andrea Santulli (responsabile scientifico del progetto Innovittica e Direttore dell’Istituto di Biologia Marina del Consorzio Universitario di Trapani)- nata da una minaccia trasformatasi in risorsa di valore, conferma che quando la ricerca nasce e si sviluppa nel mondo reale, con il sostegno della ricerca accademica, i suoi risultati possono essere immediatamente capitalizzati, generando reddito e posti di lavoro.

Il passo successivo sarà il completamento della filiera, garantendo l’approvvigionamento del ciclo produttivo del granchio blu con esemplari pescati in Sicilia, contribuendo alla riduzione della pressione sulla biodiversità degli ambienti costieri esercitata da questa specie invasiva”.

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