“L’ennesima tragedia ad Alcamo, l’ennesimo morto sul lavoro, ci addolora profondamente, per questo non possiamo che esprimere profondo cordoglio alla famiglia e ai cari dell’operai edile Jamel Zenzemi. Ma come a ogni incidente mortale sul luogo di lavoro non possiamo che soffermarci a riflettere sulle cause di quello che ormai è un fenomeno dilagante da troppo tempo in tutta Italia”.A affermarlo i segretari generali della Uil Trapani Tommaso Macaddino e il segretario generale Feneal Uil Trapani Giuseppe Tumbarello.“Ormai da diversi anni – spiegano – la Uil porta avanti a livello nazionale una battaglia affinché non ci siano più vittime del lavoro, affinché chi deve tutelare i lavoratori comprenda che non si tratta di un loro problema del singolo, ma una questione che riguarda tutti.
Proprio per questo la Uil a livello nazionale ha più volte incontrato i rappresentanti del Governo per un confronto, insieme alle parti datoriali, affinché quello della sicurezza sul lavoro diventi la priorità del Paese: nessuna vita può essere sacrificata per il profitto”.“Per concludere – aggiungono infine Macaddino e Tumbarello - ribadiamo quelle che sono le proposte principali di questo sindacato affinché non ci siano altre vittime del lavoro: più ispettori, più ispezioni, no agli appalti a cascata, uniformità delle norme in materia di appalti tra pubblico e privato, istituzione di una Procura speciale e dell'omicidio per violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro".
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