La carenza di personale negli uffici postali della nostra provincia ha raggiunto livelli critici, trasformando quella che dovrebbe essere un'eccezione temporanea in una preoccupante normalità. La gestione operativa di molti uffici postali del bacino territoriale è affidata a un numero di lavoratori insufficiente, costretti a non avere più una sede stabile, ad essere più che flessibili e a far fronte a un carico di lavoro necessario ben diverso.
Questa situazione ha portato a una prassi ormai consolidata di distacchi continui, volti a tamponare le emergenze quotidiane. Tuttavia, questi distacchi apparentemente legati a eventi improvvisi o temporanei, come assenze per malattia o ferie, rappresentano la risposta abituale a una cronica carenza di organico.
Il risultato è duplice: da un lato, i lavoratori subiscono un crescente stress e un peggioramento delle condizioni lavorative; dall’altro, la qualità del servizio offerto ai clienti ne risente in modo evidente, con un generale abbassamento degli standard di assistenza.
𝐂𝐨𝐧𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐂𝐫𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐏𝐨𝐫𝐭𝐚𝐥𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞: 𝐒𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞 𝐂𝐚𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐢 𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐢𝐧 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐨
Particolarmente critica è la situazione dei portalettere, che ogni giorno devono affrontare condizioni di lavoro estremamente difficili. I carichi di lavoro sono diventati insostenibili, mettendo a rischio la sicurezza stessa dei lavoratori, costretti a rispettare tempi di consegna sempre più serrati e a coprire aree territoriali ampie senza un adeguato supporto logistico.
A peggiorare la situazione vi è la gestione delle Ader, dove i portalettere si trovano a ricoprire il ruolo di messi notificatori senza un’adeguata formazione specifica. Questa mancanza di preparazione aumenta il rischio di errori e mette ulteriormente sotto pressione lavoratori già sovraccaricati di responsabilità.
𝐋𝐚 𝐕𝐨𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐚 𝐓𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐃𝐞𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨: 𝐃𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐍𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢 𝐞 𝐈𝐧𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐏𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞
Un’altra problematica riguarda la condizione dei lavoratori e delle lavoratrici con contratto a tempo determinato. Sebbene sulla carta siano tutelati dal medesimo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), di fatto non possono esercitare gli stessi diritti dei colleghi a tempo indeterminato, poiché si trovano in una condizione di ricattabilità.
Per questi lavoratori, la necessità di ottenere la proroga del contratto si traduce in una situazione di costante incertezza, necessaria per raggiungere il numero di mesi utile all'inserimento in graduatoria e accedere così alla stabilizzazione. Questo meccanismo alimenta un clima di precarietà e impedisce di rivendicare i propri diritti, generando un ciclo di sfruttamento e insicurezza professionale.
𝐋𝐚 𝐑𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐋𝐂 𝐂𝐆𝐈𝐋 𝐓𝐫𝐚𝐩𝐚𝐧𝐢
La SLC CGIL di Trapani denuncia questa situazione come inaccettabile e invita Poste Italiane a intervenire con urgenza. “Non si può più parlare di gestione delle emergenze, ma di una crisi strutturale che richiede un piano organico di assunzioni e una riorganizzazione delle risorse umane.”
Il sindacato sottolinea come la mancanza di personale non solo metta a rischio la salute e il benessere dei lavoratori, ma pregiudichi anche il diritto dei cittadini a ricevere un servizio pubblico efficiente e di qualità.
“È necessario un confronto serio e costruttivo con l’azienda, per trovare soluzioni concrete. La provincia di Trapani non può più essere penalizzata da una gestione del personale che si basa su logiche emergenziali e temporanee.”
La SLC CGIL di Trapani chiede quindi a gran voce un intervento immediato, affinché vengano rispettati i contratti e garantita la numerica prevista per ogni ufficio postale. Solo così sarà possibile restituire dignità al lavoro dei dipendenti e assicurare ai cittadini un servizio all’altezza delle loro esigenze.
Comunicato stampa
𝐒𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐒𝐋𝐂 𝐂𝐆𝐈𝐋 𝐓𝐫𝐚𝐩𝐚𝐧𝐢