Tragedia ghetto migranti: intervengono PD e Sinistra per Castelvetrano

Che si intervenga subito , non si può più accettare una tale indegna vita per questi lavoratori

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
30 Settembre 2021 16:47
Tragedia ghetto migranti: intervengono PD e Sinistra per Castelvetrano

Oggi tutti diranno che è stata una tragedia annunciata, quella al campo abusivo dei migranti stagionali di via Selinunte ex “Calcestruzzi Selinunte”. Oggi muore un bracciante agricolo senegalese avvolto dalle fiamme che hanno devastato questo campo. Oggi 300 e più lavoratori stagionali hanno perso quel poco che avevano. Oggi.

Noi da anni gridiamo, denunciamo e chiediamo alle autorità competenti di intervenire per chiudere questo campo abusivo e adoperarsi per la sistemazione in campi regolari dei lavoratori stagionali.

Conoscevamo e avevamo interrogato più volte le autorità competenti, istituzionali e comunali, per la grave situazione che si era venuta a creare presso la ex “Calcestruzzi Selinunte” divenuto un ghetto abusivo, ricovero di oltre 400 migranti, lavoratori stagionali che vivevano in condizioni disumane;

Abbiamo segnalato che il Campo di Castelvetrano era una offesa alla dignità umana e una situazione inaccettabile, e che all’interno del campo i lavoratori erano costretti a pagare in denaro qualsiasi cosa, dall’acqua calda riscaldata su fusti col fuoco, alla ricarica del cellulare, ai posti letto in tuguri di lamiera ed eternit. Che si trovavano all’interno del campo diverse donne, soggetti indubbiamente vulnerabili, alcune in stato di gravidanza.

Abbiamo chiesto di intervenire perché la situazione igienica era umiliante ed indecente per l’essere umano oltre che emergenziale non solo all’interno del campo ma anche nei siti esterni adiacenti allo stesso, divenuti latrine a cielo aperto, dove vengono depositati oltre a vari rifiuti anche gli scarti della macellazione irregolare che avviene dentro il campo;

Che non si capiva chi “gestiva” e “controllava” il campo di Castelvetrano, sia all’interno, sia in merito alle offerte di lavoro e che sicuramente i lavoratori non regolari erano oggetto di sfruttamento e violazione delle norme sul caporalato. Le nostre denunce interrogazioni non hanno trovato nessuna azione conseguenziale, solo interventi tampone, oggi il tragico episodio.

Che si intervenga subito. Non bastano piccoli campi regolari per poche persone, occorre un intervento più complessivo e ampio che assicuri a tutti i lavoratori stagionali, che sono essenziali per il comparto agricolo del nostro territorio, un degno posto dove poter vivere durante i mesi del loro lavoro, in sicurezza sanitaria nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, e che sia garantita loro un salario regolare evitando lo sfruttamento e il caporalato.

Partito Democratico Castelvetrano

"Una disgrazia annunciata e neanche la prima. Abbiamo da tempo denunciato lo stato di abbandono e degrado dell'ex cementificio e chiesto soluzioni definitive per i lavoratori che ogni anno arrivano e sono una forza lavoro necessaria nel settore agricolo. Continueremo a sollecitare le istruzioni attraverso i nostri rappresenti, affinché si possa realizzare un campo dignitoso che possa accogliere tutti i lavoratori".

Valentina Villabuona

Presidente provinciale Pd

La storia si ripete nella tragedia, nella narrazione di un evento già accaduto. Era il 2013 e nel ghetto di Erbe Bianche trovò la morte Ousmane Ndjanne ustionato dalle fiamme mentre accendeva un fornellino a gas per scaldarsi del cibo, accampato tra topi, sporcizia, lastre di eternit per ripararsi e tutto ciò una vita dignitosa non permette e non può accettare. Ieri in un incendio nel campo – ghetto dei migranti al confine tra Castelvetrano e Campobello , muore carbonizzato Omar, lavoratore stagionale come Ousmane, come lui africano, come lui umiliato e sfruttato , figli di un dio minore che meritano rispetto.

Manodopera a basso costo, manodopera ,in questi casi , al prezzo altissimo della propria vita. E’ difficile girarsi dall’altra parte e fare finta di non vedere quanto lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo sia una delle piaghe sociali di cui poco si discute, sembra quasi che le morti sui luoghi di lavoro, la sicurezza e la tutela dei lavoratori siano state derubricate. A Ousmane fu dedicato un campo di ospitalità e solidarietà "Ciao Ousmane" di Campobello di Mazara, un ex oleificio, confiscato alla mafia.

Auspichiamo che nel ricordo di Omar si possa fare di più per i suoi compagni affinchè, istituzioni, associazioni, volontariato e società civile possano dare risposte concrete ai loro bisogni.

La Sinistra per Castelvetrano

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