Terremoto in casa Dc, le riflessioni di Rosalia Ventimiglia

L'assessore della Giunta Lentini, una delle più ferventi attiviste e dirigente nazionale del partito, dice la sua

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
11 Novembre 2025 17:00
Terremoto in casa Dc, le riflessioni di Rosalia Ventimiglia

Non posso nascondere, in questo momento così delicato, la profonda amarezza che provo, e che credo molti di noi condividano, per le vicende che stanno coinvolgendo alcuni esponenti della Democrazia Cristiana.

La Giustizia deve fare, e farà, il proprio corso. In un Paese civile, il diritto di giudicare spetta solo ai giudici, non ai tribunali mediatici o ai processi sommari dell’opinione pubblica.Chi, come me, ha creduto e continua a credere nel progetto della nuova DC, ispirandosi ai grandi maestri del pensiero cristiano e democratico come Don Luigi Sturzo, Alcide De Gasperi e Aldo Moro, non può restare indifferente.Tuttavia, la politica vera non può rimanere in silenzio di fronte a fatti che mettono in discussione la fiducia dei cittadini e la credibilità delle istituzioni.

È necessario, oggi più che mai, riaffermare con forza la continuità ideale e morale del nostro cammino politico.La nuova Democrazia Cristiana è nata per promuovere la cultura della responsabilità, della trasparenza e del servizio al bene comune. Questi valori non cambiano e non si piegano di fronte a singoli episodi o comportamenti personali, che restano comunque da verificare nelle sedi competenti.La comunità del partito, fatta di tanti militanti, dirigenti e simpatizzanti che ogni giorno si impegnano con onestà e passione, non può essere confusa con condotte individuali che nulla hanno a che vedere con lo spirito e la storia della DC.I partiti non sono proprietà private né strumenti di potere personale: sono luoghi di partecipazione, confronto e crescita civile.Abbiamo il dovere di difendere la dignità del nostro impegno politico e di continuare a rappresentare con coerenza i valori che hanno dato vita alla nostra storia.

La Democrazia Cristiana deve restare una casa aperta e credibile, capace di guardare al futuro senza smarrire la propria identità e la propria ispirazione etica.Ribadisco la mia piena fiducia nella magistratura e nel principio di giustizia, ma anche la convinzione che il rinnovamento non si costruisce distruggendo, bensì restando fedeli ai principi fondativi che rendono la nostra azione politica un servizio, e non un privilegio.Concludo con una riflessione di Aldo Moro, che oggi risuona più attuale che mai:“Se fosse possibile dire: saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a questo domani, credo che tutti accetteremmo di farlo, ma, cari amici, non è possibile; oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità.

Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso, si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà. Camminiamo insieme perché l’avvenire appartiene in larga misura ancora a noi.”Camminiamo insieme, con dignità, coraggio e fiducia, per rinnovare ogni giorno la nostra adesione ai valori che fanno grande la Democrazia Cristiana e la nostra comunità politica.

Rosalia Ventimiglia 

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