Sicilia, la regione dove l’assurdo diventa realta’

Riceviamo una riflessione del giovane Christian Carrara sulla delicata situazione dell'agricoltura siciliana

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
11 Marzo 2024 08:30
Sicilia, la regione dove l’assurdo diventa realta’

Negli ultimi anni visto il cambiamento del nostro clima ci stiamo trovando di fronte ad un problema da non sottovalutare, soprattutto nel nostro territorio, ovvero quello della mancanza di approvvigionamento idrico.

Essendo il nostro, un territorio dove l’agricoltura e’ conosciuta come eccellenza in italia e all’estero, l’acqua svolge un ruolo primario sia per l’irrigazione dei campi che per la buona riusciuta di un prodotto da proporre nei mercati con un ritorno economico sostanziale.

Negli ultmi giorni stiamo assistendo a delle forti piogge che stanno facendo bene alle nostre terre e per questo motivo verrebbe facile da pensare che anche la diga delia sta traendo beneficio da queste pioggie. ed invece ecco proprio dove sta l’assurdita’. in realta’ tutta l’acqua piovana che dovrebbe essere raccolta e poi utilizzata per irrigare viene tutta scaricata a mare. come mai viene da chiedersi? la domanda e’ da fare a tutte le amministrazioni comunali e regionali che si sono succedute negli anni.

la diga delia ha un problema pluriennale riguardante un collaudo che non permetterebbe ad essa di superare il livello di un certo quantitativo di acqua; giustamente i politici di turno piuttosto che cercare un rimedio efficace scelgono la via piu’ semplice,-come e’ loro solito fare-, ovvero buttare e sprecare grossi quantita’ di acqua che ad oggi per l’agricoltura siciliana valgono come oro.

secondo dei dati per la stagione irrigua il comprensorio necessita di una fornitura totale di circa 7 milioni di metri cubi di acqua e, secondo i dati dell’1 febbraio pubblicati dall’autorità di bacino del distretto idrografico della sicilia, la trinità ne conteneva 4,37, oltre 800 mila metri cubi in meno rispetto a un anno fa.

in realta’ qualcuno aveva provato a fare qualcosa, -toni scilla-, all’epoca assessore all’agricoltura, aveva presentato dei progetti da stanziare con i fondi del pnrr: il problema è che nessuno di questi piani aveva il fondamentale requisito della definitività. non poteva quindi andare subito in gara e ciò portò roma a bocciare tutto e dirottare verso altre regioni il budget non sfruttato dalla sicilia.

lo scorso anno il governo regionale aveva rassicurato tutti che una cosa del genere non sarebbe piu’accaduta perche’ l’acqua e’ un bene di fondamentale importanza e non va sprecato, ma io ad oggi, ancora una volta, sento solo chiacchiere e l’unica cosa che vedo e’ il continuo spreco di acqua.

qualcuno si chiedera’ che fine ha fatto il povero comune che viene martoriato da tutti ultimamente: “desaparecidos”, non e’ mai stata fatta una richiesta alla regione su questo tema e non vi e’ mai stato interesse da parte di nessuno, neanche dalle amministrazioni precedenti.

mi fermo e penso: “ dai qualcosa si smuovera’, posso veramente credere che nessuno faccia niente per risolvere questo problema data la siccita’ e dato che l’agricoltura e’ tra le attivita’ piu’ importanti della sicilia?”. ma poi osservo e rifletto: “ si, in realta’ qualcosa si e’ mosso, sono le poltrone del palazzo dei normanni a palermo”.

Christian Carrara

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